Rospo smeraldino europeo

Rospo smeraldino, foto da DigitalLibrary

Il rospo smeraldino europeo, è più piccolo del rospo comune (Bufo bufo): raggiunge al massimo i 10 cm, più spesso 7 cm. 

La sua colorazione è molto variabile: marrone o bianco con chiazze verde smeraldo (da cui il nome comune). Inotlre, non di rado la sua livrea è caratterizzata da puntini rossastri. 

Rispetto al rospo comune frequenta ambienti più umidi e caldi, cibandosi di insetti, lombrichi e altre piccole prede.  Il rospo smeraldino è emette un richiamo assai forte, simile al frinire dei grilli; i maschi in riproduzione tendono a "cantare" in gruppi numerosi, come le rane verdi.

Extra

Questa specie è stata recentemente suddivisa in altre entità di livello specifico, di cui alcune endemiche o subendemiche del territoiro italiano. Le popolazioni attualmente presenti sul territorio italiano e attribuibili a Bufotes viridis  "sensu stricto" sono presenti esclusivamente nell'Italia Nord Orientale (Veneto e Friuli). Gli esemplari presenti in Sardegna, che un tempo erano classificati Bufo viridis, sarebbe dunque più corretto classificarli come Bufotes balearicus, mentre secondo altri autori sarebbe addirittura più corretto classificarli Bufotes lineatus.

Origine zoogeografica:
Paleartica
Areale di distribuzione:
Europa centrale ed orientale, Italia continentale, Sicilia, Sardegna, Corsica, Isole Baleari. La famiglia dei Bufonidi è una famiglia comprendente molti generi e con vasta diffusione in quasi tutto il mondo. La sua presenza in Sardegna viene fatta risalire Miocene superiore. Questa specie è stata recentemente suddivisa, come riporta IUCN in altre entità di livello specifico, di cui alcune endemiche o subendemiche del territoiro italiano (Stöck et al.2008). Le popolazioni attualmente presenti sul territorio italiano e attribuibili a Bufo viridis sensu stricto sono presenti esclusivamente nell'Italia Nord Orientale (Veneto e Friuli).
Identificazione:
Anfibio anuro di ragguardevoli dimensioni, può superare i 10 cm., dal corpo tozzo e la pelle verrucosa, dorsalmene di colore verde-grigiastro, giallastro, generalmente con un’ornamentazione a macchie o vermicolature dal bruno-oliva al verde brillante spesso bordate di scuro; le parti ventrali sono biancastre uniformi o con una lieve macchiettatura. E’ dotato di ghiandole parotidi piuttosto evidenti e la pupilla è orizzontale. La specie presenta dimorfismo sessuale: il maschio è più piccolo della femmina, ha zampe anteriori molto più robuste e la palmatura dei piedi molto più estesa di quella delle femmine; il primo dito interno della mano è provvisto di una grossa callosità Ha la lingua estroflessibile per catturare le prede. La voce è un trillo intenso ed armonico, simile a quello del grillo. Sacco vocale unico, sotto la gola.
Habitat:
E' una specie relativamente termofila ,nonostante lo si possa trovare fino ai 1200 m. di altitudine, predilige le zone costiere, favoriti anche dal fatto che è eurialino e può riprodursi anche in acque salmastre; frequenta sia gli ambienti umidi che quelli agricoli e la macchia mediterranea, ove vi siano pozze e acquitrini o corsi d’acqua; si possono incontrare comunque anche a notevoli distanze dall’acqua. E’ una specie non spiccatamente notturna, gli individui escono anche durante il giorno, in particolare durante le piogge. Se maneggiato, il rospo smeraldino emette una secrezione con odore di aglio e/ una secrezione lattescente e irritante.
Riproduzione:
Raggiunge la maturità sessuale intorno ai quattro anni di età, si riproduce, nella stessa località, da marzo ad agosto, l’accoppiamento è ascellare e avviene in corsi d’acqua, negli stagni e anche nelle pozze temporanee e nei fontanili; il periodo degli amori è piuttosto prolungato e uno stesso maschi può restare in acqua per due o tre mesi. Le uova, fino a 13000 per volta, vengono deposte dalle femmine in lunghi cordoni e le larve sgusciano dopo circa una settimana<, la metamorfosi si compie in un mese e mezzo – due.
Status di conservazione:
Specie non minacciata di estinzione. Valutata specie a Minor Preoccupazione (LC) per la popolazione presumibilmente ampia, per la tolleranza a una vasta varietà di habitat e perché è poco probabile che sia in declino abbastanza rapido per rientrare in una categoria di minaccia.
Fattori di minaccia:
La specie è minacciata dalla perdita dell'habitat dovuta all’utilizzo delle risorse idriche, dall’uso di diserbanti e pesticidi in agricoltura.
Grado di protezione:
Convenz. di Berna, All.II; Dir.CEE 43/92, All. B e D.
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Scheda
Nome latino:
Bufo viridis
Nome sardo:
Arrana 'e siccu, Arrana pabeddosa
Classe:
Ordine:
Famiglia:
Fauna:
Approfondimenti

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