Spatola

Origine zoogeografica:
Paleartico-tropicale
Areale di distribuzione:
La prima nidificazione nota per l’Italia è avvenuta nel 1989, con due nidi nelle Valli di Comacchio. Nello stesso sito i nidificanti sono poi aumentati regolarmente. Fino ad un centinaio nel 2003. Alcune nidificazione sono avvenute anche in Friuli e in zone interne dell’Emilia Romagna e del Piemonte (tratto da Iconografia degli Uccelli d’Italia-scheda di Mauro Fasola). In Sardegna la specie fa delle apparizioni sporadiche principalmente durante il passo primaverile. Gli individui sono spesso in numero esiguo e mancano dati certi sui reali luoghi frequentati.
Identificazione:
Dimensioni simili all’Airone rosso (80 – 90 cm), di colore bianco niveo su tutto il piumaggio e leggere sfumature fulve sul petto negli esemplari adulti e durante il periodo estivo una cresta arruffata. Il becco ha la forma a spatola, da cui la specie prende il nome. In volo il collo viene tenuto disteso e leggermente arcuato in basso.
Habitat:
Frequenta paludi, stagni, saline, spiagge ed estuari. Di abitudini prevalentemente solitarie, diventa gregario durante il periodo della nidificazione e durante la ricerca di cibo. La dieta è costituita da piccoli pesci, crostacei, molluschi ed insetti, catturati grazie alla caratteristica conformazione a spatola del becco; infatti agitando il fondo con la punta del becco crea delle correnti che permettono di portare in sospensione le prede di cui si nutre. Le abitudini sono principalmente notturne, anche se non è raro osservarla anche durante le ore diurne.
Riproduzione:
Nidifica in zone planiziali in colonie sia monospecifiche che miste con altre specie di uccelli acquatici nei canneti o sulle piccoli isolotti, talvolta sugli alberi o sui cespugli.
Status di conservazione:
La specie in Europa ha uno status sfavorevole
Fattori di minaccia:
Alterazione e riduzione degli habitat, inquinamento delle acque, misure di conservazione non idonee.
Grado di protezione:
Inclusa nell’Allegato della L. R. 29 luglio 1998, n° 23.