Rana verde di Lessona

rana di Lessona

La rana di Lessona è nota anche come rana verde minore ed è un anfibio della famiglia Ranidae, presente in Europa.

Origine zoogeografica:
Europea
Areale di distribuzione:
L'areale europeo comprende principalmente le Regioni centrali del Continente e la penisola Italiana; diffusa nelle zone di pianura, collina e media montagna dell'Italia settentrionale (esclusa la Liguria), dell'Europa meridionale ( Francia meridionale esclusa) e della Russia, la Rana lessonae è stata segnalata per la prima volta in Sardegna agli inizi degli anni '50, nella zona attorno a Tempio Pausania e nel Campidano di Oristano, anche se la sua presenza sembra sia dovuta ad un'introduzione in più riprese, principalmente in un periodo compreso fra la fine del 1800 e gli anni '60. Oggi la si può trovare in varie parti dell'Isola, ma con un areale piuttosto discontinuo. La specie sembra essersi acclimatata.
Identificazione:
La specie è caratterizzata da una colorazione variabile, ma in genere mostra un fondo verde chiaro con delle macchie di un verde oliva o scuro sul dorso. Il capo ha forma triangolare, occhi sporgenti e timpano ben visibile. La colorazione delle parti dorsali varia dal verde erba al bruno talora cosparsa di macchie scura spesso più o meno fuse a formare delle bande longitudinali,; le parti ventrali sono biancastre, a volte con macchie nerastre. Vi è dimorfismo sessuale, i maschi hanno due sacchi vocali, di color grigio chiaro o biancastri, che mentre cantano si estroflettono ai lati della bocca, gli avambracci più robusti e un cuscinetto carnoso sul I° dito della zampa anteriore, sono mediamente più piccoli e misurano attorno agli 8 cm, mentre le femmine hanno dimensioni superiori (circa 11 cm). Durante il periodo riproduttivo il maschio assume la livrea nuziale, quasi priva di macchie dorsali e tendente al verde-giallastro.
Habitat:
La Rana lessonae frequenta le zone cespugliate e aperte, predilige le acque lente o ferme, come stagni o pozze d'acqua ricche di vegetazione, dove trovare rifugio. Può allontanarsi dall'acqua anche di alcuni chilometri perchè possiede una struttura fisica che le consente di scavare sottoterra per sfuggire ad eventuali condizioni sfavorevoli. Durante il periodo invernale, da novembre a tutto febbraio, trascorre il letargo sul fondo di buche di una discreta profondità, non è raro però che interrompa l'ibernazione se le condizioni climatiche sono favorevoli. Si nutre prevalentemente di invertebrati e di piccoli vetrebrati e le prede vengono catturate non sott'acqua ma sulla sua superficie o sulla terra; è una specie molto vorace e pratica il cannibalismo soprattutto sui girini e sui giovani. I girini sono onnivori.
Status di conservazione:
Specie insufficientemente conosciuta
Fattori di minaccia:
La specie è minacciata dalla perdita dell'habitat dovuta all’utilizzo delle risorse idriche, dall’uso di diserbanti e pesticidi in agricoltura.
Grado di protezione:
Convenzione di Berna (legge 503/1981, allegato III); Legge Regionale 29 luglio 1998, n° 23.
Curiosità:
Fu descritta per la prima volta da Lorenzo Camerano nel 1882 che ne scelse il nome specifico in onore del suo maestro, l'erpetologo Michele Lessona.
Condividi:
Scheda
Nome latino:
Pelophylax lessonae
Nome sardo:
Non esiste nome proprio
Classe:
Ordine:
Famiglia:
Fauna:
Approfondimenti

Potrebbe interessarti anche:

  • Specie di medie dimensioni, misura circa 30 cm e risulta più piccola e più scura rispetto al Colombaccio, dal quale si distingue per l’assenza del colore bianco sulle ali e sul...
  • Il picchio rosso maggiore è diffuso in aree forestali di ogni tipo ed ha una dieta molto varia: è in grado di estrarre semi dalle pigne, larve di insetto dall'interno degli alberi...
    Lungo circa 20 cm, ha il becco nero appuntito e robusto, i muscoli del collo ben sviluppati, le zampe dotate di due dita avanti e due dietro per favorire la presa sui tronchi e la...
  • E’ molto simile alla donnola ma di dimensioni superiori (lunghezza testa - corpo 39-51cm, peso kg. 1-1,2) e ha una caratteristica macchia pettorale molto allungata di colore...
  • La specie si riconosce per il caratteristico colore bianco con le remiganti nere, le zampe lunghe e rosse, il becco lungo e rosso arancio ed infine per la forma slanciata del...
  • Anfibio endemico di Sardegna, Corsica e Arcipelago Toscano. L'estrema delicatezza della cute di questi preziosi esserini, che non andrebbero mai toccati né trattenuti ...
    La specie veniva considerata come razza geografica della Raganella italiana, ma di recente è stata elevata al rango di specie a sè stante. La pelle è liscia e piuttosto viscida,...
  • Il corpo è lungo 11-21 millimetri, ha una forma ovale ed è di colore nero con riflessi metallici viola, bluastro e verde. Nel maschio, dal dorso sporgono anteriormente 3 grandi “...
  • Le parti superiori sono grigio olivastro con larghe fasciature nere; il capo è nero cenere; le parti inferiori sono biancastre con sfumature scure. Si differenzia dalla specie...
  • Anitra caratterizzata dalla colorazione grigio vermicolato sui fianchi e sul dorso leggermente screziata sul capo e sul collo del maschio, con la presenza del nero nelle parti...
  • Le forme riproduttrici hanno 4 ali di ugual misura, e sono lunghe 10 millimetri. Sono di colore bruno e hanno un “collare” giallo tra il capo e l’addome. I soldati, privi di ali,...
  • Piccolo mammifero, nota anche come toporagno dai denti bianchi maggiore , è un toporagno diffuso in Europa e Nord-Africa. Frequenta soprattutto prati e zone boscose. Come il...
    Misura da 9 a 13 cm di lunghezza totale e pesa da 7 a 15 gr da adulto. Ha una pelliccia piuttosto folta di colore bruno-rossiccio sul dorso mentre nel ventre sfuma nel grigio...
  • Grosso uccello d’acqua, di colore nerastro, dal becco possente di colore giallastro, cilindrico e fortemente uncinato in cima, confuso il più delle volte con il Marangone dal...