Colubro sardo

Colubro ferro di cavallo (foto Parco Naturale Molentargius)

Il Colubro sardo o Colubro ferro di cavallo è un serpente raro, caratterizzato da una colorazione spettacolare e una corporatura possente. Il colore di fondo è nero, ed è provvisto di un bellissimo disegno reticolato giallo, lungo tutto il corpo. Il ventre è arancione.

I giovani sono biancastri o grigi, con delle chiazze romboidali marroni lungo tutto il corpo, mentre alcune aree sono color crema.

In Italia è presente in Sardegna e nell'Isola di Pantelleria e può arrivare a misurare fino a 140cm; il maschio è generalmente più lungo della femmina.

La sua dieta è costituita da altri rettili, piccoli uccelli e micromammiferi che caccia sia di giorno che di notte. La specie si riproduce durante la stagione primaverile. Gli accoppiamenti avvengono tra aprile e maggio. Successivamente la femmina depone 5-10 uova tra le pietre o in buche sulla sabbia ai piedi dei cespugli. La schiusa delle uova avviene, invece, tra agosto e settembre.

Se disturbato può mostrare reazioni aggressive e mordaci, che mostrerà solo se impossibilitato alla fuga.

Extra

Il suo nome comune (C. ferro di cavallo) è dovuto alla particolarità di questa specie: in testa presenta 2-4 barre scure trasversali a forma di un ferro di cavallo.

In Sardegna fino a qualche tempo fa, visto la rarità del serpente, la sua presenza era considerata pura leggenda!  Ma il Colubro ferro di cavallo è presente - ad esempio - in numerosi settori terrestri delle porzioni centrali del Parco di Molentargius (nel perimetro urbano di Cagliari e Quartu S.Elena) quali Palamontis, Bellarosa maggiore, Ecosistema filtro, Is Arenas, Area Sport, Saline, Perdalonga, Area Verde Quartu Nord.

Areale di distribuzione:
La specie è presente nell’Africa maghrebina, penisola iberica e Sardegna. Nell’Isola è presente con certezza solo nell’Oristanese e nella provincia di Cagliari.
Identificazione:
La specie può raggiungere i 150 cm, talvolta li supera abbondantemente con lunghezze record, sfiorando i 170 cm. (maschio) e 184 cm (femmina). Si tratta di un'animale molto slanciato, con testa chiaramente distinta dal tronco, e dotata di occhi relativamente grandi. con la pupilla rotonda. Sul colore di fondo verde oliva e giallastro, o anche bruno-rossastra, spiccano, sul dorso, delle chiazze tondeggianti di colore scuro, bordate di nero (spesso sono chiazze completamente nere), non riscontrabili in altre specie, che possono far apparire il serpente in prevalenza nerastro. Inoltre, anche sui fianchi sono presenti, in scala minore, delle punteggiature scure, mentre ancora, il ventre è giallastro tendente all’arancione. Il capo presenta 2-4 barre scure trasversali che assumono la forma di un ferro di cavallo.
Habitat:
La specie ha abitudini diurne e sembra preferire località basse, costiere e subcostiere, spesso in prossimità di lagune. Si nutre di anfibi, piccoli rettili, uova e uccelli, roditori. Gli esemplari adulti si nutrono di piccoli mammiferi e uccelli nidiacei ma anche di uova, mentre gli esemplari giovani predano principalmente lucertole e piccoli rettili.
Riproduzione:
Gli accoppiamenti avvengono tra aprile e maggio, dopo la latenza invernale; la femmina depone dalle 5 alle 13 uova sotto le pietre o in buche sulla sabbia ai piedi dei cespugli. La schiusa avviene tra agosto e settembre ed i neonati misurano 18–20 cm circa.
Status di conservazione:
Specie rara
Fattori di minaccia:
Il C. hippocrepis è minacciato dall’alterazione e distruzione di habitat, dai collezionisti e trafficanti di rettili. Sembra inoltre risentire negativamente della competizione con il più euriecio ed invasivo Biacco.
Grado di protezione:
Dir. CEE 43/92 All. D; L. R. 29 luglio 1998, n° 23.
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Scheda
Nome latino:
Coluber hippocrepis
Nome sardo:
Calòru, Pibera de siccu
Classe:
Ordine:
Famiglia:
Fauna:
Approfondimenti

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