Il biacco è classificato in due modi (Hierophis viridiflavus, precedentemente come Coluber viridiflavus). Si tratta di un serpente della famiglia dei Colubridi, frequente incontrarlo nelle campagne e nei giardini, sia in terreni rocciosi, secchi e soleggiati, sia in luoghi più umidi come le praterie e le rive dei fiumi. È il più diffuso e abbondante serpente italiano: tuttavia è una specie rigorosamente protetta, perchè purtroppo, la popolazione è in declino: perciò in Italia, come in altri paesi, vi sono aree protette adibite alla sopravvivenza di questa specie (non è possibile tenerlo in cattività).
È presente e tutelato, ad esempio, nel Parco Naturale Regionale di Molentargius.
È chiamato anche milordo o colubro verde e giallo. Il suo morso non è velenoso.
È una specie diurna. Si difende con una velocissima fuga (specie se incontra l'uomo) solitamente verso un rifugio sicuro; ma quando viene bloccato usa rapidi morsi non particolarmente potenti. Se afferrato, non esita ad affrontare l'aggressore e a difendersi vigorosamente con ripetuti morsi.
In caso di fuga impossibile cerca un varco lanciandosi contro l'aggressore.
Può nuotare, e si nutre di altri rettili (piccoli sauri o bisce d'acqua, o vipere) di uova o di piccoli uccelli, di piccoli mammiferi (in particolare topi e ratti) e anfibi al limite anche di piccoli pesci. Viene etichettato come specie "mouse controller" nel senso che contribuisce a limitare la diffusione dei ratti.