Il biacco è classificato in due modi (Hierophis viridiflavus, precedentemente come Coluber viridiflavus). Si tratta di un serpente della famiglia dei Colubridi, frequente incontrarlo nelle campagne e nei giardini, sia in terreni rocciosi, secchi e soleggiati, sia in luoghi più umidi come le praterie e le rive dei fiumi.
È chiamato anche milordo o colubro verde e giallo. Il suo morso non è velenoso.
È una specie diurna. Si difende con una velocissima fuga (specie se incontra l'uomo) solitamente verso un rifugio sicuro; ma quando viene bloccato usa rapidi morsi non particolarmente potenti. Se afferrato, non esita ad affrontare l'aggressore e a difendersi vigorosamente con ripetuti morsi.
In caso di fuga impossibile cerca un varco lanciandosi contro l'aggressore.
Può nuotare, e si nutre di altri rettili (piccoli sauri o bisce d'acqua, o vipere) di uova o di piccoli uccelli, di piccoli mammiferi (in particolare topi e ratti) e anfibi al limite anche di piccoli pesci. Viene etichettato come specie "mouse controller" nel senso che contribuisce a limitare la diffusione dei ratti.
Identificazione:
Si tratta di una specie di medie dimensioni che solitamente non raggiunge i 150 cm di lunghezza, con il corpo slanciato, capo ovoidale e ben distinto dal corpo, occhi grandi con la pupilla circolare, squame dorsali lisce. La colorazione è superiormente giallastra, verdastra, brunastra od olivastra con pigmentazione nera o verde a formare un intreccio di barre sulla parte anteriore e striature sul resto del corpo. Il ventre è giallo, giallo-verdastro o giallo-biancastro, talvolta con piccole macchie scure. Alcuni esemplari possono essere del tutto o solo parzialmente melanici con il dorso nero-inchiostro e riflessi bluastri. I piccoli hanno una colorazione superiore molto scura. La coda, come negli altri colubridi, si assottiglia progressivamente.
Habitat:
Il Biacco colonizza vari ambienti. E’ per lo più terricolo, diurno e diffuso dal livello del mare fino a quote alte. Predilige le aree assolate e le radure, i coltivi e la macchia bassa; non è raro trovarlo nei pressi dei centri abitati e all’interno dei ruderi. Caccia a vista inseguendo la preda che viene afferrata e ingoiata ancor viva. Ha uno spettro alimentare molto ampio infatti gli adulti si cibano di vertebrati, serpenti, piccoli mammiferi ed uccelli nidiacei, mentre i piccoli predano principalmente piccoli sauri ed insetti. Sebbene all'occorrenza si riveli molto mordace, non si tratta di un rettile velenoso, e quindi è da ritenersi totalmente inoffensivo per l'uomo.