Altri 21 grifoni sono sbarcati nei giorni scorsi a Porto Torres provenienti dalla Spagna per diventare protagonisti del progetto LIFE Safe for Vultures, che mira ad assicurare la presenza e il benessere a lungo termine della popolazione di grifone in Sardegna.
Gli individui – uno dei quali è nato in cattività nello zoo di Mallorca mentre gli altri venti sono stati trovati in difficoltà in natura e poi totalmente riabilitati in centri di recupero per la fauna selvatica – parteciperanno al piano di ripopolamento per favorire il ritorno dei grifoni nel Sud Sardegna, in un’areale in cui storicamente hanno avuto casa e dove svolgevano importanti funzioni eco-sistemiche per gli allevamenti estensivi, estinguendosi nel secondo dopoguerra per una serie di concause.
Partiti per l’isola dal porto di Barcellona, i grifoni sono stati presi in consegna dal personale Forestas, che poi attraverso il proprio Centro di recupero della fauna selvatica di Bonassai, ha provveduto all’accoglienza e alla sistemazione degli animali presso le voliere di “quarantena”, mettendo fine a un viaggio lungo più di 48 ore.
L’equipe veterinaria di Forestas ha verificato lo stato di salute dei grifoni in seguito al trasporto, assicurando un appropriato tempo di osservazione e recupero prima di organizzare il loro trasferimento alla voliera di ambientamento realizzata a Villasalto, nel Gerrei, dove si trovano altri 16 esemplari che saranno liberati a breve e costituiranno il nucleo embrionale della colonia nel Sud Sardegna. Tra qualche mese potranno unirsi a loro anche quelli arrivati ieri, partecipando così alla realizzazione di un’azione che i partner del progetto considerano fondamentale per il ripopolamento del grifone in tutta l’isola, replicando gli ottimi risultati centrati nel quadrante nordoccidentale, tra Bosa e Alghero, grazie al precedente progetto LIFE Under Griffon Wings.
I 21 grifoni sono 7 maschi e 14 femmine. Sono tutti giovani nati nel 2023. Il ricovero fa generalmente seguito a incidenti di varia natura dettati da inesperienza e disorientamento. Gli animali sono stati curati e riabilitati nel centro Amus di Villafranca de los Barros, in provincia di Badajoz, nella comunità autonoma dell’Estremadura. Dei contatti con questo importante centro, così come di quelli con cui esistono stabili rapporti di collaborazione e scambi in Germania, Olanda, Turchia e in altri Paesi, si è occupata la Vulture Conservation Foundation (VCF), organizzazione non governativa impegnata nella conservazione delle specie di avvoltoi europei, esperta di riproduzione in cattività, reintroduzione e protezione di avvoltoi nel loro habitat naturale. A questo gruppo si unirà un grifone nato in cattività in Francia, che si trova a Bonassai già da alcune settimane.
Qui il video delle operazioni all'arrivo.
La voliera di Villasalto
Realizzata facendo tesoro dell’esperienza maturata negli anni e migliorata, per consentire un continuo monitoraggio degli animali e contenere lo stress dovuto alla cattività.
La scelta dell’area ha comportato un attento lavoro di studio e valutazione dell’area più idonea che non ha trascurato la ricerca storica sulla distribuzione della specie nel Sarrabus-Gerrei e la raccolta di testimonianze dirette che attestano le principali cause della scomparsa. Da quelle basi muove il più ambizioso progetto LIFE Safe for Vultures, che intende riportare il grifone in territori dai quali è sparito da decenni, coinvolgendo in questo processo anche le comunità locali. Villasalto - ed in partcolare il cantiere forestale - è così diventato l’epicentro di una delle operazioni cruciali del progetto. I partner hanno portato avanti tutte le azioni preliminari, necessarie a limitare i rischi che avevano causato la sparizione del grifone.
Nella comunità scientifica ma anche nella popolazione del territorio cresce l’attesa per l’apertura della voliera, programmata per il mese di aprile.