Entrano nel vivo le operazioni di ripopolamento nel Sud Sardegna: Forestas ha trasferito i primi dodici grifoni nella nuova voliera di Villasalto. Già arrivati in Sardegna già due mesi fa dalla Spagna, erano rimasti in quarantena per oltre due mesi nel Centro Fauna Selvatica (CARFS) di Bonassai, vicino Alghero: qui i veterinari Forestas avevano eseguito il loro monitoraggio sanitario.
Un ritorno storico
Si parte dunque da dodici grifoni spagnoli, destinati al rilascio nell’area di Villasalto che finalmente sono stati trasferiti nella grande voliera realizzata dall’Agenzia regionale nel presidio forestale Cea Romana, custoditi dallo stesso personale Forestas. È un fatto di rilevanza straordinaria, considerato che il grifone torna in un territorio dal quale mancava da alcuni decenni, ma che aveva abitato da sempre. A testimoniarne l’importanza, ad accoglierli insieme a Forestas – presente col personale del presidio forestale di Villasalto, i tecnici del servizio territoriale di Cagliari e dei Carfs di Monastir e Bonassai – c’erano gli amministratori comunali di Villasalto e i rappresentanti dell’assessorato regionale dell’Ambiente, del servizio veterinario dell’Asl di Cagliari, i carabinieri di Villasalto e del CITES di Cagliari e gli agenti del Corpo forestale e di vigilanza ambientale di San Nicolò Gerrei.
Il rilascio in libertà previsto dopo il periodo estivo
Avranno quindi tutta l'estate per ambientarsi, in voliera, ben nutriti: i grifoni giunti a Villasalto costituiscono il primo, prezioso e nuovo nucleo destinato al rilascio, previsto per l’autunno, e al ripopolamento dell’area. L’azione condotta da Forestas si inserisce tra le attività di LIFE Safe for Vultures, finanziato nell’ambito del Programma per l’ambiente e l’azione per il clima per assicurare la sopravvivenza a lungo termine del grifone in Sardegna, espandendo il suo areale di distribuzione, aumentandone la capacità portante e prevenendo le principali minacce come l’avvelenamento e l’interazione con le infrastrutture energetiche. Forestas è partner del progetto, insieme a Veterinaria dell’Università di Sassari, Corpo Forestale regionale, E-Distribuzione e Vulture Conservation Foundation.
Voliera e carnaio realizzati nel cantiere forestale: il fulcro del nuovo nucleo di grifoni nidificanti
La realizzazione della voliera e del carnaio centralizzato, mira a creare i presupposti per un nuovo nucleo nidificante che si aggiunge a quello già localizzato nel tratto costiero tra Bosa e Alghero.
L’area di Villasalto è stata scelta per la grande distanza che la separa dall’attuale areale di presenza del grifone in Sardegna, nella convinzione che la presenza di due distinti areali di occupazione fornisca maggiori garanzie rispetto ai potenziali pericoli localizzati, che potrebbero creare condizioni critiche per la sopravvivenza di questa specie in Sardegna.
I Monti del Gerrei: storico areale di nidificazione
I monti del Gerrei rappresentano un areale storico di nidificazione e il ricordo del grifone è presente negli anziani allevatori della zona: prima di decidere "dove" riportare il Grifone, Forestas aveva infatti curato una lunga analisi storica-sociologica con numerose interviste agli anziani abitanti di questa ed altre aree del Sud Sardegna.
I grifoni passeranno questi mesi di ambientamento nella voliera, monitorati costantemente dai veterinari e dal personale di Forestas. L’ambientamento consentirà ai giovani avvoltoi di prendere contatto col territorio. Poi, muniti di localizzatore GPS e anelli identificativi colorati, messi a disposizione grazie al progetto LIFE, gli avvoltoi rilasciati e potranno esplorare l’area che per ora scrutano dalla voliera realizzata secondo le più moderne concezioni di comfort per gli animali. Il rifornimento del carnaio realizzato in prossimità della voliera, così come la presenza di falesie e siti di nidificazione storici, dovrebbe limitare la tendenza alla dispersione, che negli animali così giovani – quasi tutti individui di circa un anno – è ancora molto accentuata (erratismo).
Il primo di una lunga serie di trasferimenti di avvoltoi
Come previsto nel progetto, quello iniziato nei giorni scorsi è solo il primo rilascio di grifoni nell’area: altri saranno liberati - con la stessa complessa trafila logistica e sanitaria- da qui alla fine del progetto (2026). Considerato che la maturità riproduttiva arriva tra il quinto e il sesto anno di vita, si prevede che le prime coppie riproduttive si possano installare in quest’area a partire dal 2027.
Un sogno per le popolazioni e il paesaggio di queste terre meridionali dell'Isola: tornare ad ammirare sui cieli le splendide evoluzioni di questi enormi rapaci, spazzini della natura. Camminare lungo la rete sentieristica che va sviluppandosi, sotto le ali del Grifone.