Un rapace tra i più belli che si incontrano in Sardegna, dove nidifica tipicamente negli stagni e nelle aree umide da nord a sud, spesso nascondendosi tra i canneti ai bordi degli stagni
(dove usa costruire il proprio nido e deporre le uova).
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Si tratta di uno dei maggiori rapaci italiani, sempre più presente anche in Sardegna: capita nell'Isola regolarmente durante i passi migratori primaverili (febbraio-aprile) e autunnale (settembre-ottobre).
Ha un aspetto imponente, con un’apertura alare di quasi due metri e colorazione molto chiara, come suggerisce il nome.
Il grifone è un avvoltoio: con questo termine vengono definiti quegli uccelli caratterizzati da testa e il collo senza piume e zampe coperte di penne fino all'articolazione metatarsica
S'Abilastru, così è chiamata in sardo, era una specie ormai scomparsa dal nostro territorio: verrà reintrodotta con un nuovo progetto LIFE nel Parco Naturale Regionale di Tepilora...
Negli anni successivi al 1950 la specie ha subito una drastica riduzione ed alla fine degli anni ’60 nel Supramonte di Orgosolo si è avuta l’ultima nidificazione accertata.
Da allora non si hanno prove di nidificazione.
L’astore sardo è una specie classificata in pericolo (EN) dalla IUCN, così come l’aquila del Bonelli (Aquila fasciata).
Si riconosce per le grosse dimensioni che caratterizzano gli esemplari adulti. Volo elegante, abitualmente planato e volteggiato...