Occhione
Origine zoogeografica:
Paleartico-orientale
Areale di distribuzione:
La sottospecie nominale nidifica in Europa e nella Turchia nord-orientale. In Italia si riproduce nelle due isole maggiori e in alcune aree scarsamente antropizzate della penisola (Gargano, Murge, Maremma tosco-laziale, magredi friulani e Pianura Padana centro-occidentale). Scheda Marco Zenatello da Uccelli d’Italia - Quaderni di Conservazione della Natura.
Identificazione:
Uccello grande, piuttosto tarchiato, bizzarro, facilmente distinguibile per la forma del capo arrotondato e gli occhi grossi gialli. Piumaggio striato bruno rossiccio e bianco con delle macchie nere, la parte inferiore è più chiara. Becco robusto e corto, dalla colorazione gialla e nera. Le zampe giallastre sono lunghe e robuste. Volo generalmente basso, con ridotti colpi d’ala alternati talvolta da lunghe planate.
Habitat:
L’Occhione è una specie dalle abitudini prevalentemente notturne. Occupa ambienti aridi, prati, coltivi, pascoli, spesso in prossimità di zone umide. Specie terricola, si nutre di vermi, insetti e molluschi, talvolta di piccoli mammiferi e nidiacei.
Riproduzione:
Nidifica generalmente sul terreno aperto, con un ottima visuale. Le densità riproduttive sono normalmente basse (0,5-3 coppie/Km²), ma si nota una certa tendenza all’aggregazione dei nidi (scheda Marco Zenatello da Uccelli d’Italia - Quaderni di Conservazione della Natura). La riproduzione ha inizio tra aprile e i primi di maggio.
Status di conservazione:
Specie a status indeterminato a livello regionale e nazionale, non sufficientemente conosciuta a livello europeo
Fattori di minaccia:
La specie ha subito un forte declino dopo la metà del XX secolo in concomitanza della bonifica agricola e successivo utilizzo massiccio di pesticidi. La diminuzione del pascolo nelle aree steppiche ha ulteriormente costretto l’habitat residuo per l’Occhione.
Grado di protezione:
Convenzione di Berna, All. III; DIR. CEE 409/79, All. I; L.R.23/98.