Complesso forestale di proprietà dei Comuni di Illorai ed Esporlatu in concessione all’Ente Foreste dal 1991. Si segnala la presenza di boschi misti di leccio ed agrifoglio di particolare bellezza.
Monte Bassu
Inquadramento geografico:
Provincia: Sassari
Comuni: Illorai, Esporlatu e Burgos
Superficie: 694,7 ha così ripartiti:
- 47,9 concessione del Comune di Burgos per 15 anni, dal 2013
- 187,6 ha concessione del Comune di Esporlatu per 30 anni, dal 2009
- 459,2 ha concessione del Comune di Illorai per 15 anni, dal 2012
Aspetti climatici:
Il clima di questa zona è nettamente bistagionale, con un periodo autunno-inverno abbastanza piovoso e una stagione primavera-estate quasi completamente asciutta. Di conseguenza si verificano periodi di siccità con ovvi riflessi sulla vegetazione. L'aridità estiva è molto spesso aggravata dalla notevole ventosità che a volte è presente su diverse parti del territorio.
Intensità e durata del periodo arido dipendono più che dalle scarse piogge estive, dalle riserve idriche del suolo e dal potenziale di evapo-traspirazione, il quale varia con la temperatura e la durata dell'insolazione.
Piuttosto bassa è la frequenza e la persistenza delle precipitazioni nevose. Per avere un termine di confronto, conviene ricordare che nelle zone montane della Sardegna centrale le frequenze medie annue non superano i 5-10 giorni. Numerosi sono invece i giorni con brina sia in autunno che in primavera. Poco frequenti sono i temporali che di solito si verificano durante l'estate. I mesi più freddi sono gennaio, febbraio e dicembre, mentre quelli più caldi sono luglio e agosto.
Aspetti geopedologici:
Complessivamente i suoli del territorio in esame sono tutti di origine autoctona con caratteristiche variabili in relazione alla natura della roccia, al clima stazionale, alla morfologia dei rilievi e al tipo di vegetazione. Si possono osservare terreni di origine vulcanica permeabili nelle zone molto fratturate ed in genere negli strati superficiali, poco permeabili laddove la roccia è rimasta salda e compatta. Dove la morfologia è poco accidentata si riscontrano i suoli bruni acidi e in queste zone la copertura forestale è continua anche in virtù del fatto che il pascolo risulta in parte controllato.
In alcune aree del comunale di Illorai si ritrovano anche suoli bruni acidi umiferi e in queste zone la copertura vegetale è alquanto discontinua.
I suoli derivati da scisti cristallini sono presenti un pò ovunque nel territorio, risultano poveri di scheletro, di sostanze argilliformi e di calcio, ma ricchi di potassa e con un discreto contenuto di anidride fosforica. Gli interventi previsti in questi territori forestali, compresi quelli di miglioramento pascolo e di razionalizzazione della viabilità, assumono importanza fondamentale anche per la difesa, la protezione ed il miglioramento delle caratteristiche del suolo.
Aspetti vegetazionali:
Le formazioni vegetali che si possono osservare con più frequenza sono quelle caratterizzate da leccio e roverella, a volte pure, più frequentemente con le due specie consociate. Il pascolo arborato con cotica erbosa molto degradata è abbastanza diffuso. Il soprassuolo, in quest'ultimo caso è costituito da piante sparse di roverella e leccio con copertura discontinua ed ampie chiarie. La forma di governo non è omogenea, infatti i nuclei di ceduo semplici matricinati si alternano a nuclei, più ridotti, di fustaia con piante sparse anche di notevoli dimensioni.
Non è possibile riscontrare delle formazioni vegetali ben definite, trovandoci di fronte a una situazione in cui vaste superfici sono spesso devastate da incendi o intensamente pascolate. In molte zone le specie che costituiscono i soprassuoli evidenziano una buona ripresa vegetativa che dà origine a fitti nuclei di rinnovazione gamica e/o agamica. Un altro elemento importante è la presenza di numerose altre specie arboree distribuite non uniformemente sul territorio in esame, come Ilex aquifolium, Sorbus torminalis, Acer monspessulanum, Pyrus pyraster, etcc.
Tutto ciò testimonia che le caratteristiche vegetazionali di queste zone erano in passato ben lontane dallo stato attuale e che col passare degli anni varie cause, soprattutto antropiche le hanno notevolmente alterate