Oggi è stata liberata l'aquila reale ricoverata dal mese di agosto: aveva completato velocemente il recupero, curata nel Centro Allevamento e Recupero (e cura) per la Fauna Selvatica (CARFS) di Forestas, a Monastir.
Rilasciata sul Linas
È stata riportata nel suo areale di provenienza là dove, in breve tempo, la giovane aquila femmina ha ripreso il volo verso le montagne familiari. La liberazione è avvenuta nel perimetro del Complesso Forestale del Monte Linas. La liberazione è stata seguita dal veterinario Forestas e dal suo staff del Centro Fauna. Erano presenti anche il veterinario del primo soccorso della Provincia del Sud Sardegna e il CFVA di Villacidro.
LE POSSIBILI CAUSE del suo problema estivo
Alte temperature protratte per settimane, anche a causa dei cambiamenti climatici in atto, diventano concause unite alla riduzione degli areali di caccia per l'aquila reale, in questa stagione anche dovuta agli incendi: tutto questo porta frequentemente a stati di malnutrizione (e quindi indebolimento) delle povere aquile sarde; in tempi recenti le statistiche dei ricoveri ce lo indicano con chiarezza.
Questa vulnerabilità si riscontra spesso nelle giovani Aquile di sesso femminile, specie dopo periodi in cui le temperature ambientali superano i 40° e contemporaneamente si registrano incendi: probabilmente queste condizioni riducono notevolmente la loro capacità di predazione, con conseguente scarsa disponibilità alimentare per il loro fabbisogno, squilibrando non solo il processo di crescita ma anche la termoregolazione corporea: così capita che in queste condizioni persino un'icona di forza e resistenza come l'aquila reale possa soffrire di grave disidratazione e spossatezza.