L'Ente Foreste della Sardegna ha stipulato una convenzione con il Dipartimento di Scienze Botaniche (DSB) - Centro Conservazione Biodiversita’ (CCB) dell’Università degli Studi di Cagliari e con il Corpo forestale dello Stato - Ufficio Territoriale Biodiversità di Verona (CNBF).
Il progetto è inserito nell'importante percorso della certificazione forestale intrapreso dall'Ente Foreste della Sardegna dal 2006, e mira ad individuare, selezionare e conservare le specie forestali della Sardegna in base ai criteri basati sull’interesse conservazionistico (lato DSB) e produttivo (lato CNBF), nonché alla moltiplicazione, gestione e certificazione, in base al D.lgs. 386/2003, del germoplasma di specie autoctone d’interesse forestale, garantendo una protezione integrata della biodiversità vegetale locale.
Cosa è il Germoplasma
Il germoplasma è il materiale ereditario conservato nei semi e trasmesso ai nuovi individui; costituisce la variabilità genetica disponibile e consente di preservare in modo diretto la biodiversità genetica e di specie. Può essere conservato sul luogo di origine o presso appositi istituti che ne curano il mantenimento e la catalogazione. Nel caso delle specie coltivate, la conservazione del germplasma è fondamentale per mantenere un elevato grado di biodiversità per una data specie, permettendo la propagazione di qualunque individuo a prescindere dalle capacità produttive.
La convenzione
La firma è stata apposta il 18 dicembre 2009 dal dott. Antonio Casula, direttore del servizio tecnico dell’Ente Foreste della Sardegna, insieme con il prof. Mauro Ballero ed il prof. Gianluigi Bacchetta in qualità di direttore del dipartimento di Scienze Botaniche dell'Università degli studi di Cagliari, ed il dott. Franco Mason di Verona, capo ufficio territoriale per la Biodiversità, CNBF di Verona.
La convenzione, che avrà una durata di cinque anni (2010-2014) tacitamente rinnovabile per ulteriori cinque annualità, avrà un importante ruolo nell'attuazione dei compiti istituzionali dell'Ente Foreste, quali l'attività di sperimentazione e ricerca applicata in tutti i settori della silvicoltura e l'attività vivaistica forestale: tutte attività strumentali alla conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio forestale a qualsiasi titolo gestito nella regione Sardegna.
Il Centro Nazionale di Peri (VR)
Lo stabilimento di Peri, riconosciuto nel 2001 Centro Nazionale per lo Studio e la Conservazione della Biodiversità Forestale, venne istituito verso la fine degli anni Sessanta sui terreni demaniali in provincia di Verona, e inizialmente realizzato per produrre sementi di conifere da destinare al rimboschimento della montagna.
Oggi si avvale di un Laboratorio Analisi Sementi e di un Laboratorio di Biologia Molecolare, coi quali può gestire tutta la filiera dei semi, dalla raccolta alle fasi di indagine e sino alla certificazione e conservazione.
Nel 2005 ha ottenuto l'accreditamento del laboratorio presso l'ISTA diventando l'unico laboratorio accreditato in ambito forestale a livello nazionale, grazie a uno specifico piano operativo (iniziato nel 1994) per la standardizzazione delle analisi dei sementi che ha condotto alla strutturazione del sistema qualità del laboratorio, con la stesura di istruzioni, procedure e di un"quaderno di lavoro".
Le azioni del progetto
Le principali azioni del progetto comune consisteranno in attività quali:
- collaborazione con le strutture vivaistiche dell’Ente Foreste per la moltiplicazione, certificazione e gestione del germoplasma di specie autoctone d’interesse forestale, così come indicato nel D. Lgs. 386/03 e relativa applicazione della normativa alle strutture vivaistiche dell’Ente Foreste sardo quale ente certificatore;
- individuazione delle regioni di provenienza (RdP) per il materiale forestale di riproduzione selezionato;
- selezione delle piante di interesse conservazionistico presenti nei territori gestiti dall’Ente Foreste della Sardegna, lo studio ed il monitoraggio delle popolazioni e le azioni di conservazione in situ;
- raccolta, studio, moltiplicazione e conservazione ex situ del germoplasma nel lungo periodo, presso la Banca del Germoplasma della Sardegna (BG-SAR);
- divulgazione dei risultati ottenuti.
Saranno analizzate tre specie forestali ogni anno, dando priorità alle unità tassonomiche di interesse conservazionistico (quelle cioè ad alto rischio d’estinzione) oltre a quelle endemiche e quelle di interesse fitogeografico.
Con la convenzione le parti si impegnano anche:
- alla difesa e recupero dei taxa vegetali endemici, rari e/o minacciati o comunque di particolare interesse fitogeografico attraverso attività di conservazione e monitoraggio in situ e di conservazione del patrimonio genetico ex situ presso le strutture della Banca del Germoplasma della Sardegna (BG-SAR) e dei vivai dell’Ente Foreste.
- alla formazione del personale dell'Ente Foreste su tutte le fasi di raccolta ed estrazione del seme, e sulle basi teoriche inerenti alla biodiversità ed i suoi valori;
- alla presentazione di progetti locali, nazionali ed internazionali, finalizzati alla conservazione in situ ed ex situ del germoplasma vegetale autoctono e a divulgarne i risultati;
- alla attivazione, ciascuno per le proprie competenze, di tutte le procedure necessarie per l’ottenimento dei finanziamenti locali, regionali, nazionali, comunitari e/o internazionali finalizzati alla conservazione della diversità vegetale.
Risultati attesi
I risultati della convenzione saranno rilevanti non solo dal punto della conservazione della biodiversità e della certificazione forestale, ma costituiranno un contributo al raggiungimento degli obiettivi fissati a livello internazionale dalla Convenzione per la Diversità Biologica (CBD 1992), dalla Global Strategy for Plant Conservation (GSPC), dalla European Plant Conservation Strategy (EPCS) e dall'iniziativa Countdown 2010, cui l’Italia ha aderito nel 2005.