Approvato il progetto "LIFE+ Nature" sul Cervo sardo-corso

18 Ottobre 2012
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Cosa è il programma LIFE
Il programma LIFE+ (2007-2013) è lo strumento finanziario con il quale l'Unione Europea promuove e programma interventi per l'Ambiente
Obiettivo generale del LIFE è contribuire allo svuluppo, all'aggiornamento ed alla realizzazione della legislazione e delle politiche ambientali dell'UE attraverso il co-finanziamento di progetti pilota ovvero interventi dimostrativi con "valore aggiunto" rappresentato dalla cooperazione tra paesi dell'Unione.
Il primo programma LIFE ha avuto inizio nel 1992 e da allora ha attraversato tre fasi di completamento (LIFE I: 1992-1995, LIFE II: 1996-1999 e LIFE III: 2000-2006). Durante questo periodo (quasi un ventennio) LIFE ha co-finanziato oltre 3000 progetti in tutta Europa, contribuendo con circa 2.2 miliardi di Euro alla protezione dell'Ambiente.

I progetti "LIFE+ Nature"
I progetti "LIFE+ Nature" sono componenti aggiuntive del programma LIFE orientati al miglioramento dello stato di conservazione delle specie in via di estinzione e dei loro habitat naturali. Supportano e finanziano l'attuazione delle direttive Uccelli ed Habitat, nonchè della rete "Natura 2000". Ulteriore campo d'azione sono le azioni di contrasto alla perdita di Biodiversità.

Il progetto sul Cervo
Questo progetto LIFE+ Nature sul Cervo sardo-corso (Cervus elaphus corsicanus) è denominato "Conservation of Red Deer Cervus elaphus corsicanus in Sardinia and Corse" ed è stato approvato con codice LIFE11 NAT/IT/000210 - (One deer two islands).
È stato elaborato dall'Ente Foreste della Sardegna in collaborazione con provincia del Medio Campidano (capofila), Parco Regionale della Corsica, provincia dell’Ogliastra e l'I.S.P.R.A.. Avrà una durata di 66 mesi e riguarderà in particolare alcune aree S.I.C. che ricadono nei territori gestiti dall’Ente Foreste e dal Parco Regionale della Corsica.
Le azioni previste dal Progetto sono orientate a migliorare lo status di conservazione generale della specie.
L'intero progetto ha un budget di oltre 2 milioni di Euro, di cui il 74,5% (circa 1,5 milioni di Euro) co-finanziato dalla UE.

Le azioni previste
Il progetto prevede una serie di attività finalizzate all'aumento dell'areale di diffusione della specie sul territorio della Sardegna e della Corsica, mediante interventi di traslocazione, creazione di corridoi ecologici (interventi su aree forestali e agricole), aumento della variabilità genetica in popolazioni originatesi a partire da pochi individui e diminuzione della densità di popolamento in aree dove il Cervo è presente con valori di consistenza elevati. Si prevede la realizzazione di un piano di comunicazione per consentire la diffusione del progetto, attraverso i sistemi di comunicazione web ed incontri con i portatori di interesse e le popolazioni locali, altre che mediante un convegno internazionale.
Il progetto prevede, inoltre, l'analisi delle ricadute economiche sociali e culturali nelle aree interessate al fine di evidenziare eventuali criticità e la realizzazione di interventi di valorizzazione culturale della specie nelle due Isole.
Al temine degli interventi verrà prodotto un Action Plan internazionale che determinerà le azioni necessarie per la conservazione e la gestione del Cervus elaphus corsicanus in tutto il suo areale di diffusione.

Le tecniche che saranno utilizzate
Per il monitoraggio degli individui reintrodotti si farà uso della telemetria satellitare mediante l’uso di radio collari GPS: questa tecnica consentirà di avere nozione sulla dispersione, l’uso dello spazio e l’attività degli individui rilasciati.
Contemporaneamente verranno condotti studi sull'uso della vegetazione (forestale e agricola) e sulla variazione della densità di queste popolazioni (censimenti al bramito, uso della termo-camera ad infrarossi).
Il lavoro, svolto in stretta collaborazione con il Parco Regionale Corso, prevede lo scambio dei dati sul monitoraggio al fine di ottenere informazioni utili sull'etologia della specie ai fini della sua gestione.
Sarà promossa l’applicazione di sistemi innovativi di prevenzione del danno: in particolare, attraverso la realizzazione di dissuasori, punti di abbeverata, prati, seminativi a perdere.

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