Tempi duri per le trote del Limbara?
Sono ormai terminati i campionamenti preliminari previsti nel progetto Life Streams, che ha l‘obiettivo di contrastare il trend negativo delle popolazioni di Salmo cettii, specie autoctona tutelata dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE e minacciata di estinzione.
Per questo si cercherà di ridurne l’ibridazione con il ceppo atlantico, che ha minori capacità di adattamento ai torrenti mediterranei rispetto alla trota autoctona.
Ibridazione: non sempre un fattore "positivo"
L’ibridazione, infatti, non è di per sè negativa per gli esseri viventi: ma nei Salmonidi è stato osservato il fenomeno dell’outbreeding depression - la riduzione dell’adattamento alle condizioni locali che si ha quando sono incrociate due popolazioni geneticamente diverse. Stiamo quindi cercando di individuare nell’Isola popolazioni residue di trota autoctona per ripristinarle dove si sono estinte.
Operazioni nei torrenti del Sito di Interesse Comunitario (SIC) Monte Limbara
Martedì 20 Ottobre è stato campionato il rio Salauna, nei pressi di Vallicciola (Tempio Pausania). Il sito è stato perlustrato in 5 tratti, partendo dalla parte più a monte e coprendo una distanza di circa 1.5 Km. Nei 4 tratti più a monte, all’interno del SIC, non sono state trovate trote. Nel tardo pomeriggio, dopo quasi sei ore di campionamenti senza sosta, in un tratto vallivo adiacente al SIC, sono state finalmente trovate 35 trote. Queste avevano livree altamente variabili, a suggerire l’ibridazione con il ceppo atlantico rilasciato nell’area con i massicci ripopolamenti nel passato.
Il giorno seguente spostamento verso Berchidda per campionare il rio Sa Mela, versante sud del Limbara. Come il precedente torrente, il rio Sa Mela ha forti pendenze, con l’acqua che scorre rapidamente su substrati granitici, in mezzo a vegetazione xerofila di macchia mediterranea. Anche qui sono stati investigati i tratti più a monte del corso d’acqua, alla ricerca di popolazioni residue di trote autoctone arroccate in zone poco raggiungibili. Dopo una lunga ricerca, su un tratto basso di circa 500 metri, è stata catturata una sola trota adulta, probabilmente del ceppo atlantico. Risultati deludenti per lo sforzo profuso. La sensazione è che siano tempi duri per le "autentiche trote" del monte Limbara. I tecnici su questo si pongono una domanda:
Sono poche perché i siti non sono particolarmente idonei e il prelievo è eccessivo? Oppure, le trote del ceppo atlantico rilasciate massicciamente tempo fa non si sono adattate gran che alle condizioni dei torrenti del Limbara?
Se riuscissimo a reintrodurre il ceppo autoctono, più resistente a bassi livelli di ossigeno e alle alte temperature che si riscontrano nei torrenti Mediterranei intermittenti in estate, potremmo capire meglio cosa sta succedendo.
Questi, e non altri, sono in sostanza gli obiettivi principali (ed il fondamentale quesito scientifico) del progetto che vede impegnata, in Sardegna, l'Agenzia regionale Forestas.