Si tiene a Sulmona, presso la sede del Parco Nazionale della Majella (capofila del progetto) uno dei primi incontri operativi del progetto LIFE STREAMS (Life18 NAT/IT/000931 – Salmo ceTtii REcovery Actions in Mediterranean Streams) che vede anche l'Agenzia Forestas nel ruolo di partner, per la Regione Sarda.
Obiettivi generali del nuovo progetto
L’obiettivo principale del progetto è il recupero e la conservazione della Trota mediterranea (Salmo cettii o Salmo macrostigma) specie inserita in allegato II della Direttiva 92/43/CEE (Direttiva Habitat) ed endemica dell’area mediterranea.
La trota mediterranea è classificata come specie vulnerabile in Europa e il suo stato di conservazione è considerato “cattivo e sfavorevole” in Italia.
In Sardegna si lavora da tempo (già l'Ente Foreste sin dal 2010) alla tutela di questa specie endemica minacciata dalle continue immissioni di ceppi alloctoni di Salmo trutta di origine atlantica.
In particolare, in questo nuovo progetto finanziato dall'UE con fondi LIFE attraverso una serie di azioni coordinate, verrà sviluppata una strategia per migliorare lo stato di conservazione di Salmo cettii nelle aree di progetto e non solo: diverse azioni verranno replicate nelle cosiddette aree di trasferibilità poste fuori dai territori dei partner.
Durata ed azioni specifiche
Un progetto lungo quattro anni e molto ambizioso, che mira al miglioramento dello stato di salute delle popolazioni di trota mediterranea attraverso l’eliminazione di fonti di inquinamento genetico, la pesca selettiva su “trote aliene”, l’allevamento e il ripopolamento con trote del ceppo autoctono.
Dopo una fase iniziale di studio delle popolazioni e dell’habitat fluviale, saranno valutate ed attuate le strategie di conservazione più adatte per migliorate le condizioni delle popolazioni naturali di trote autoctone e ridurre i livelli di frammentazione dei fiumi.
Le “Linee guida per la conservazione e la gestione di S. cettii“ previste nel progetto costituiranno il principale documento di riferimento per le azioni di conservazione delle specie nel suo intero areale.
Da sottolineare anche l'approccio sociale di coinvolgimento delle comunità locali, poiché molte delle azioni verranno pianificate e svolte in collaborazione con le associazioni di pescatori al fine di rafforzare la consapevolezza dell’importanza di un ecosistema fluviale integro e funzionale.
I partner
Oltre all’Agenzia Forestas collaboreranno l’Ente Parco di Montemarcello-Magra-Vara, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Parco Nazionale del Pollino.
Il supporto scientifico sarà garantito dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e dal Dipartimento di Chimica Biologia e Biotecnologie dell’Università degli Studi di Perugia, mentre Legambiente Onlus si occuperà delle azioni di comunicazione e divulgazione.
La gestione generale del progetto sarà invece compito di Noesis snc in qualità di partner di progetto.