In Europa il cavallo non esiste più allo stato selvatico e le attuali popolazioni rinselvatichite sono comunque sottoposte a forme di gestione più o meno intensa. Tali forme di gestione, più vicine alla zootecnia che al wildlife management, tendono ad alterare fortemente la struttura sociale tipica del cavallo selvatico, che è rappresentata dal branco, e si formano delle associazioni costituite da femmine adulte con i loro puledri dei vari anni (es. Giara di Gesturi).
Nonostante il sostegno alimentare, fornito in maniera costante dal 2006, quella dei cavalli di Porto Conte è l’unica popolazione italiana, e fra le pochissime a livello europeo, che possa essere possa essere presa a modello del comportamento naturale della specie.
Tale popolazione, che ha sviluppato un particolare adattamento a situazioni ambientali particolarmente difficili, rappresenta un patrimonio scientifico, culturale ed economico che deve essere conservato.