La tavola rotonda è stata occasione di riflessione e confronto sulla gestione forestale in Sardegna, sulle criticità legate alle diverse opzioni gestionali disponibili e sulle molteplici esigenze che il bosco deve soddisfare, oggi e nel futuro, per dare voce a tutti i portatori di interesse.
Il dibattito si è aperto con la presentazione da parte degli studenti di scienze forestali e di giurisprudenza dell’Università di Sassari – sede di Nuoro - dei benefici (vantaggi) e delle criticità (svantaggi) di ciascuna opzione gestionale dei boschi ex cedui: mantenimento del governo a ceduo, avviamento a fustaia ed evoluzione naturale.
Posizione di Forestas
L’Agenzia Forestas, ha confermato - sulla scorta delle presentazioni degli studenti - che non esiste una forma di governo da preferire in assoluto, sempre ed in ogni condizione ambientale e sociale. Ogni forma di gestione ha i suoi punti di forza e di debolezza e va contestualizzata anche in risposta alle esigenze espresse dalle popolazioni. È la oculata combinazione delle forme di governo ad offrire i maggiori benefici.
La Pianificazione Forestale è il momento saliente in cui tali esigenze vengono prese in esame, calate nella realtà del territorio e declinate in un documento che garantisce nel lungo periodo, attraverso il monitoraggio continuo, la sostenibilità della gestione forestale.
In tale esercizio non è verosimile ragionare alla scala spaziale di poche decine di ettari ed ignorando il resto del contesto. Bisogna ampliare l’orizzonte ragionando a scala spaziale più ampia, spesso, come per l’Agenzia, nella gestione di comprensori di svariate migliaia di ettari.
La combinazione di diverse forme di gestione a scala spaziale è in se stessa fonte di (bio)diversità, creando discontinuità e garantendo la multifunzionalità propria del bosco.
L’assolvimento dunque delle funzionalità protettive, conservative, ricreative, paesaggistiche, produttive ed economico-sociali, anche in recepimento delle direttive europee.
Comunicare alle comunità rurali ed urbane, con i giovani e con gli amministratori quali siano gli obiettivi e le attività dell’Agenzia in relazione ai propri compiti istituzionali è tanto più necessario quanto più, per effetto dell'abbandono delle aree rurali e dell'urbanizzazione, il legame con il bosco e con la sua gestione attiva diviene via via più debole.
Le aree forestali occupano oggi in Sardegna circa la metà del territorio
Questo è una immensa ricchezza, naturale, paesaggistica, ambientale, che deriva da una inter-relazione con l’uomo millenaria.
Tale interazione è all'origine dei paesaggi identitari e tipici della nostra isola: se si vuole mantenerli è necessario mantenere il legame uomo-bosco.
Ogni opzione gestionale che vede l’uomo al di fuori del bosco, finisce inevitabilmente per recare una modificazione nell'aspetto del bosco stesso e nella sua capacità di erogare indefinitamente alle popolazioni beni e servizi.
(testi a cura di S.Maltoni)