Video-pillole e materiale informativo
Sono disponibili sul sito del progetto For.Italy anche le “video-pillole” divulgative, con tutti i contenuti già divulgati nei cantieri dimostrativi nei mesi scorsi.
Questo ed altro materiale didattico fornisce anche un inquadramento del settore forestale a partire dal TUFF (il Testo unico su foreste e filiere forestali ) e dai suoi obiettivi di valorizzazione delle imprese, un approfondimento sulla formazione e uno sugli albi (a partire dai due decreti ministeriali attuativi) e un passaggio sulla sicurezza nei cantieri.
In tutti i casi i video forniscono informazioni facilmente fruibili e che riportano anche brevi testimonianze di operatori del settore.
Le regioni partner, tra cui la Sardegna, continueranno a condividere esperienze e informazioni sulle attività in corso.
La documentazione tecnica e informativa, insieme agli eventi formativi organizzati nei territori, hanno permesso di centrare uno dei principali obiettivi di questo progetto: condividere le conoscenze dei prodotti e delle esperienze disponibili a livello nazionale sul tema della formazione professionale nel settore forestale e sulla qualificazione e valorizzazione delle imprese e degli operatori del settore.
Alcuni numeri sui boschi in Italia
Sono undici milioni gli ettari di bosco in Italia, di cui nove milioni di bosco vero e proprio e due milioni di arbusteti-boscaglie-macchia, con una distribuzione disomogenea a livello nazionale:
in aree come la Sardegna, la Toscana, la Liguria, le provincie di Trento e Bolzano le foreste occupano più della metà del territorio.
All'estremo opposto Sicilia e Puglia, con le foreste che occupano meno del 20% del territorio.
La superficie forestale è costantemente in crescita dal secondo dopoguerra ad oggi, soprattutto a causa dell'abbandono delle aree agricole collinari e montuose.
Dagli anni '30 ad oggi si stima una crescita del +73% della superficie forestale nazionale, che oggi è superiore a quella agricola.
Ma i nostri boschi sono attualmente gestiti in modo eterogeneo, con grandi variabilità tra bosco d'alto fusto e ceduo.
Inoltre solo il 18% delle nostre foreste è sottoposto ad un piano di gestione: problema che limita la pianificazione degli interventi selvicolturali in ottica sostenibile.