Tanti spunti interessanti, idee e linee di sviluppo per la Rete Sentieristica della Sardegna, per il sistema dei Cammini regionali, la Rete degli itinerari ciclo-escursionistici e dei percorsi accessibili.
Anche apprezzamenti: citate più volte dai relatori nazionali le peculiarità ed il livello delle buone pratiche messe in campo in Sardegna, ed in particolare:
- il catasto/catalogo regionale SardegnaSENTIERI, realizzato da Forestas in collaborazione con il CAI e gli assessorati regionale del Turismo e dell'Ambiente, ed ora accessibile sia attravero il web che attraverso la app cartografica omonima;
- la filiera produttiva "a chilometro zero" (o quasi) con cui l'Agenzia Forestas realizza, spesso attraverso il legname prodotto nelle attività forestali, la segnaletica per i sentieri della RES;
- la collaborazione con la rete dei volontari, dei gestori e dei manutentori, soprattutto per integrare il grande "grafo connesso" della rete escursionistica sarda con il piccolo sistema dei cammini regionali e con quelli di valenza nazionale (Sentiero Italia CAI e percorsi di Frassati)
- la promozione su scala nazionale con la manifestazione Noi camminiamo in Sardegna
- il potenziamento della rete di sentieri accessibili e inclusivi.
QUI LO STREAMING LIVE: https://www.youtube.com/live/xP6WEZ_XGl0?si=DrDwdewPlRn4Ie4S
Le sfide per la Sardegna
La gestione sostenibile dei rifugi e bivacchi, istituita in Sardegna con la Legge 14 del 2023 ma non ancora operativa in attesa delle direttive per la classificazione delle strutture e delle aree attrezzate, rappresenta una sfida da affrontare molto presto, stante la domanda molto forte e l'offerta inespressa soprattutto lungo i percorsi di media-lunga percorrenza (sia escursionistici che turistici/cammini).
Un'altra sfida proposta al congresso di Venezia, che riguarda numerose destinazioni outdoor e la Sardegna intera, è tendere verso un modello di valorizzazione turistica del "camminare" che sia sostenibile e non troppo "commerciale".
Anche le professioni di montagna, da declinarsi soprattutto nell'ambito dell'accompagnamento, è una sfida molto sentita: le guide alpine nacquero con il CAI agli inizi del secolo scorso (il CAI ospita il collegio CONAGAI) ma in Sardegna le esigenze sono diverse, più legate alla fruizione escursionistica, al massimo di "media montagna" ma non certo legato a contesti innevati o su ghiaccio. Poi con la legge 4/2013 di riordino delle professioni c.d. "non ordinistiche" si sono accesi conflitti tra guide ed aspirazioni non soddistatte, in un contesto dove, come ha ricordato il presidente nazionale CAI, a perderci è soprattutto la preparazione tecnica e culturale necessaria per le professioni di accompagnamento e per l'escursionismo, ricordando che questa va gestita come professione culturale e tecnica (legata alla sicurezza e alla relazione del rischio) e non solo turistica.
I sentieri di lunga percorrenza (sotto forma di percorsi o "cammini" a tappe, anche tematizzabili per renderli il "prodotto turistico" che chiamiamo cammino) richiedono una stretta integrazione con il CATASTO REGIONALE SENTIERI (la Sardegna l'ha attivato nel 2022 ed ora è digitalizzato sulla piattaforma SardegnaSENTIERI ma non ancora integrato con i dati dei cammini e dei rifugi. Il tutto in un contesto di grandi cambiamenti, legati ad un diverso approccio alla montagna
La raccolta del dato geografico è inoltre una sfida strategica: tracce, rappresentative dei sentieri, punti, rappresentativi dei luoghi e delle tappe - ma anche dei dati "attributi" dei sentieri e dei cammini (da gestire in modo unificato e omogeneo, secondo data-model condivisi su scala regionale, almeno, ma anche regionali) sono il futuro sia per la gestione, sia per la promozione che per il data driven decision making (o come avrebbe detto Einaudi, "conoscere per deliberare"),
La misurazione dei flussi turistici, anche facendo ricorso a sistemi "smart" o basati su "conta-persone" oltre ai dati anonimizzati basati sul collegamento alle stazioni radio base per la telefonia cellulare o altri dati raccolti in loco dagli stakeholder, oppure anche gli accessi ai rifugi o le "credenziali" rilasciate lungo i cammini...
Un primo bilancio degli stati generali
Riassumendo, dopo la prima giornata di "camminare l'Italia" sono emersi numerose indicazioni positive sulla direzione intrapresa in Sardegna, apprezzamenti per il lavoro svolto dal sistema escursionstico codificato dalla Legge 16/2017 in Sardegna, e la netta indicazione sulla necessità di potenziare il catasto sentieri sia per la gestione integrata tra Rete ciclo-esursionistica ed ippovviaria e Cammini di Sardegna, oltre che la necessità di correre sull'istituzione del sistema dei bivacchi e rifugi e sul sistema delle professioni di accompagnamento, oltre che per gli aspetti legati all'inclusione e all'accessibilità.