La costante diminuzione dell’abbondanza delle specie viventi (40% in meno dal 1970 al 2000), delle foreste primarie (si perdono in media 36 milioni di ettari l’anno) e la minaccia di estinzione che pesa sul 23% dei mammiferi, sul 12% degli uccelli e sul 31% degli anfibi presenti nel pianeta, hanno spinto i governi e gli operatori in campo ambientale a muoversi per invertire questa tendenza negativa. Già nel 1992, con la Convenzione di Rio de Janeiro, i governi di tutto il mondo avevano ratificato la Convenzione sulla Diversità Biologica sotto l'egida dell'UNEP (il programma ambientale delle Nazioni Unite). Si trattava di un impegno formale per "raggiungere una riduzione significativa della perdita di biodiversità entro il 2010, a livello globale, nazionale e regionale”.
Il programma Countdown 2010
L’impegno è stato ribadito e rafforzato in occasione della Conferenza di Malahide del 2004, con il lancio del programma "Countdown 2010": l’obiettivo è che tutti i governi europei, ad ogni livello, prendano le misure necessarie per fermare la perdita di biodiversità entro il 2010. A questo fine governi, ONG, il settore privato ed i cittadini dovranno compiere iniziative in grado di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sugli obiettivi del Countdown 2010 e tener fede agli impegni presi per conservare la diversità biologica.
Il Countdown 2010 è un’iniziativa sostenuta dal Segretariato del Regional Office for Europe della World Conservation Union, network per la conservazione e tutela della natura più grande ed importante del mondo. L’organizazzione infatti raccoglie ed accomuna verso gli stessi obiettivi ben 82 Stati, 111 agenzie governative, più di 800 agenzie non-governative e circa 10.000 tra scienziati ed esperti provenienti da 181 Paesi. Attualmente sono circa 500 i partner di Countdown 2010 essi, con la loro azione volta ad incoraggiare ed assistere la piena attuazione delle legislazioni esistenti e degli impegni internazionali vincolanti in tema di biodiversità, sono riusciti ad ottenere importanti risultati:
• Il pieno appoggio dell'iniziativa da parte del Consiglio UE dei Ministri dell'Ambiente come strumento essenziale per raggiungere l'impegno 2010;
• Il sostegno delle presidenze dell'UE per tenere riunioni e per promuovere attività sotto lo stendardo del Countdown 2010;
• L'adesione della Norvegia e del Noord-Brabant nei Paesi Bassi rispettivamente come nazione e regione prototipo del Countdown 2010;
• La realizzazione di una serie di presentazioni ed eventi tenutesi durante incontri internazionali per promuovere il messaggio del Countdown.
Le azioni dell'Ente Foreste per Countdown 2010
Dal novembre 2007 anche l’Ente Foreste della Sardegna è partner di Countdown 2010. Una scelta in linea con la mission dell’Ente e con le politiche di gestione forestale e faunistica attuate in questi anni attraverso una serie di azioni a sostegno della biodiversità. Si pensi all’impegno per la lotta agli incendi, la coltivazione nei vivai di specie endemiche e cultivar di specie fruttifere, la rinaturalizzazione di aree degradate e gli interventi a favore della fruizione sostenibile delle foreste; allo sforzo nella lotta ai cambiamenti climatici; ad iniziative come il Progetto Siepi, Crabiles o il Progetto Miele per una valorizzazione e miglior gestione del nostro patrimonio naturalistico; ed ancora ai risultati ottenuti nelle azioni di ripopolamento del Cervo sardo
Gli impegni assunti dall’Ente Foreste nell’ambito dell’iniziativa del Countdown 2010 sono i seguenti:
I) contribuire alla sfida del rallentamento della perdità di biodiversità programmando e gestendo, direttamente o in sinergia con altre istituzioni, attività di reintroduzione e ripopolamento di specie localmente estinte o minacciate d’estinzione, ed in particolare di:
a) Gyps fulvus-Grifone
b) Cervus elaphus ssp. corsicanus-Cervo
c) Salmo-trutta ssp. macrostigma-Trota sarda
d) Gypaetus barbatus-Gipeto
e) Dama dama-Daino
II) divulgare, nell’ambito delle attività di educazione e comunicazione ambientale svolte, le tematiche della biodiversità e dello sviluppo sostenibile nonchè l’iniziativa CD 2010;
III) fornire assistenza alla messa in atto di politiche energetiche basate sull’uso sostenibile delle biomasse;
IV) produrre attraverso i vivai e con la consulenza di centri universitari specializzati, specie endemiche e a rischio garantendone la conservazione ex situ e, per garantirne anche quella in situ, promuovendone l’utilizzo negli interventi di rinaturalizzazione e ripristino.
V) garantire la conservazione degli habitat e delle specie di flora e fauna presenti nei siti della rete natura 2000 di competenza;
VI) incrementare, attraverso interventi di forestazione, le superfici boschive per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal protocollo di Kyoto.
Documenti correlati
Convenzione sulla Diversità Biologica del 5 giugno 1992