Nello scorso mese di febbraio si è tenuto a Campulongu (Oristano), presso il Servizio Territoriale Forestas, un altro importante appuntamento del Progetto Incredible (Cork iNet).
Si è trattato di uno di quegli eventi denominati “Science to Practice” (dalla scienza alla pratica) in cui si possono mettere in contatto due mondi spesso distanti: quello della scienza e quello della pratica nel settore delle fitopatie (così si chiamano le malattie degli organismi vegetali) dei querceti mediterranei.
Il Progetto INCREDIBILE
I prodotti non-legnosi (PFNL o NWFP) hanno un’enorme potenzialità: diventare una vera risorsa sociale ed economica per le comunità del Mediterraneo.
Attualmente sono invece sottovalutati e sottoutilizzati. Il progetto INCREDIBLE, finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020 della Commissione europea, è una rete tematica mirante a condividere conoscenze, mettere in connessione le persone e promuovere l’innovazione sociale, tecnologica o gestionale dei PFNL del Mediterraneo attraverso approcci trasversali e multidisciplinari. Gli iNets (reti di innovazione) dei PFNL sono cinque: sughero, resine, funghi e tartufi selvatici, piante medicinali e aromatiche, frutti di bosco (bacche selvatiche, o con guscio).
Le patologie causate da Phytophtora spp.
Il tema affrontato il 19 febbraio scorso a Campulongu - afferente alla iNet "sughero" - è stato in particolare quello della Phytophtora, uno dei maggiori agenti patogeni del deperimento quercino, al fine di favorire la diffusione delle buone pratiche ed il trasferimento di
innovazioni per potenziare la prevenzione ed il miglioramento dello stato di salute delle foreste mediterranee, in particolare della quercia da sughero.
Nello specifico si è parlato delle fitopatologie in ambito vivaistico e forestale: ambito privilegiato di incontro tra scienza e pratica.
Il primo dei tre seminari in programma per il Progetto InCREDIBLE
Partecipazione ed interventi
Al seminario, oltre a Forestas, si è registrata la partecipazione dell’Università di Sassari e dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, dell’agenzia regionale Agris Sardegna, del Parco Nazionale della Maddalena.
I primi due interventi, tenuti dal Prof. Scano dell’Università di Sassari e dal Prof. Magnano di San Lio dell’Università Mediterranea di Regio Calabria, hanno fornito un inquadramento scientifico legato alla biologia e alla diffusione del genere Phytophtora ripercorrendo le tappe della diffusione del patogeno sia in termini geografici, sia storici.
Il Dott. Seddaiu dell’Agris, è entrato nel vivo delle problematiche causate da questo patogeno nei querceti mediterranei, analizzando una delle principali cause di diffusione del patogeno in foresta: la produzione del materiale di propagazione in vivaio e le tecniche finora adottate per contrastarne la diffusione.
La mattinata si è conclusa con l’intervento della Dott.ssa Brundu che ha riportato un caso concreto di deperimento del leccio nell’isola di Caprera: a partire da un’analisi di cause e concause che hanno portato alla diffusione del patogeno e alla quasi estinzione dell’habitat della lecceta, sono state presentate le strategie di gestione forestale messe in campo per contrastare e ridurre il deperimento, grazie alla collaborazione tra il Parco della Maddalena e l’Università di Sassari.
Attività pratiche presso il vivaio Forestas
I lavori sono proseguiti nel pomeriggio con una visita al vivaio di Campulongu condotta dal Dott. Frongia dell’Agenzia Forestas, con una dimostrazione pratica di una tecnica per contrastare la diffusione della Phytophtora in vivaio, ovvero la sterilizzazione del terriccio utilizzato per le produzioni delle piante.
Infine il Dott. Masci, responsabile del settore vivaistico per l’Agenzia Forestas, ha fatto il punto sugli ultimi aggiornamenti normativi, in ambito europeo e nazionale, sulla produzione e commercializzazione del materiale vivaistico.
Prossime tappe
Il progetto Incredible continuerà il suo percorso con l’organizzazione di altri due Science to Practice events nei prossimi mesi e con l’organizzazione del Policy forum in Sardegna nel mese di Settembre 2020, che raccoglierà i risultati e chiuderà i lavori di questo importante progetto di cooperazione e trasferimento tecnologico.