Una recente pubblicazione dell’Agenzia Forestas e del CCB dell’Università di Cagliari
Disponibile a questo link il lavoro discute ed evidenzia le importanti interazioni esistenti tra la struttura forestale delle foreste di leccio e la presenza di grossi Cerambicidi.
Preziosi Insetti nel bosco e per il Bosco
In Sardegna esistono tre grossi Cerambicidi che possono colonizzare piante di leccio: Cerambyx cerdo, Prinobius myardi e - con minore probabilità - Aegosoma scabricorne.
Le larve di questi insetti sono xilofaghe (mangiano il legno) e favoriscono la formazione di cavità negli alberi, la rottura di branche e in certi casi la morte delle piante.
Per questo motivo sono considerati allo stesso tempo parassiti e ingegneri ecosistemici, cioè specie in grado di creare micro-habitat importanti per la biodiversità e più in generale per il funzionamento degli ecosistemi forestali.
Lo studio, effettuato nelle leccete vetuste sarde, evidenzia una correlazione positiva tra presenza di grossi cerambicidi e struttura forestale, con riferimento a numero di alberi con cavità, quantità di legno morto, numero di classi di decadimento del legno morto, complessità della struttura delle chiome e dimensione degli alberi. Gli effetti osservati suggeriscono che evoluzione naturale delle foreste, presenza di grossi Cerambicidi e incremento della struttura forestale sono associati:
In natura, tutto è utile e insostituibile
In altre parole, la Ricerca dimostra come la presenza di questi parassiti sia importante per la conservazione della biodiversità e per il funzionamento delle foreste di leccio; e non rappresenta un rischio per la loro persistenza.
La conservazione degli ecosistemi forestali si basa dunque anche sul mantenimento di un processo ecologico "cruciale" come il parassitismo.
Chi l'avrebbe mai detto: la scienza ci ricorda come, a differenza delle percezioni e del senso comune, cioè che appare dannoso è invece un cruciale processo di bio-diversità utile all'ecosistema.