QUANDO LA DIDATTICA CAMBIA SPAZI
Sono attuali i discorsi per la ripresa scolastica, post CoViD-19, con la possibilità (se non anche la necessità) di cambiare o rivedere la definizione degli spazi, anche per garantire eventuali necessità di maggiore distanziamento sociale.
In queste settimane si è sentito parlare spesso di alcune idee per la scuola che sarà: spazi flessibili, mentre l’aula tradizionale con cattedra e banchi rigidamente disposti in file sembra non rispondere più alle esigenze di una didattica moderna costretta a sfruttare le tecnologie digitali, ma al tempo stesso nella necessità di ricorrere a spazi "esterni" alla scuola o da essa in qualche modo "inglobati" (fatti propri) da scelte didattiche consapevoli.
ANTICIPARE IL FUTURO
Alcune scuole hanno deciso di anticipare il futuro e individuare (o sperimentare) altri ambienti di apprendimento grazie all'intraprendenza di docenti che riprogettano il setting e supportano le attività didattiche, in modo individualizzato o per gruppi. Del resto, nelle indicazioni del comitato tecnico-scientifico che definisce le linee guida nazionali per gli spazi didattici si legge che:
- saranno valorizzati gli spazi esterni per lo svolgimento della ricreazione, delle attività motorie o per programmate attività didattiche
- ciascuna realtà scolastica procederà ad una mappatura e riorganizzazione dei propri spazi in rapporto al numero di alunni e alla consistenza del personale con l’obiettivo di garantire quanto più possibile la didattica in presenza, anche avvalendosi di spazi in più grazie a collaborazioni con i territori e gli Enti locali
L'esperienza di Fonni
A Fonni, nel parco comunale Tanca dei Frati, gestito per il Comune dalle locali squadre dell'Agenzia Forestas, prima della fine dell'anno scolastico è stata sperimentata un'aula didattica all'aperto per alcuni alunni della scuola primaria, che hanno potuto terminare nel migliore dei modi l’anno scolastico. Incontrandosi in sicurezza.
L'idea, suggerita dalla vicinanza del bosco alla scuola, si è resa possibile grazie alla disponibilità del "parco urbano" comunale curato dagli uomini di Forestas. Tuttavia sono molte le comunità, soprattutto nei numerosi splendidi paesi della nostra Isola, che possono disporre di spazi come questi: partchi urbani, comunali, o boschi nei pressi del centro abitato.
Un'idea che sicuramente verrà fatta propria da molti istituti scolastici e su cui Forestas cercherà di dare supporto, come già sperimentato anche nel progetto "La scuola nel Bosco" con i bambini di Dolianova, ormai da anni.
IMMAGINI
Alcune immagini per raccontare questa piccola realtà, con la speranza che sia possibile replicare in molti spazi alberati quanto è già stato fatto a Fonni.