Alle 10:26 del 25 settembre, l'aquila Bonaria ha lasciato la voliera dove aveva trascorso l’ultimo mese e mezzo.
Recuperata nel mese di agosto con una frattura al femore, è stata operata il 15 agosto presso il Centro Fauna selvatica Forestas a Bonassai, ed ha trascorso la convalescenza nella voliera di hacking, insieme ad altre compagne.
Voliere di ambientamento ed Hacking: cosa sono?
L’uso di una voliera di pre-ambientamento, di grandi dimensioni è uno dei metodi più usati per reimmettere in natura animali riabilitati e/o allevati, valido per varie specie di rapaci. La voliera realizzata nel 2018 dal personale Forestas presso Tepilora è molto particolare ed ha richiesto tecniche avanzate: una voliera-nido interna più piccola e riservata, contiene gli animali fino all'involo, al loro arrivo in Sardegna (prevalentemente dalla Spagna, attraverso il partner Grefa, e con il coordinamento di ISPRA). Quando imparano (o riprendono) a volare i rapaci si trovano all'interno di un ambiente molto più ampio (seconda voliera). Qui è dove Bonaria, ricoverata e curata, ha potuto recuperare le forze prima di riconquistare la libertà...
Completamente ristabilita
Dunque, all’alba di ieri mattina, è stata liberata e ha lasciato la voliera dopo qualche ora dall’apertura della gabbia-voliera. Nel periodo di convalescenza, non sono mancate le visite di altre aquile: Pratteri (libero in Sardegna dal 2019) e Yorgi che ha condiviso con Bonaria tutta la fase di hacking 2021, fino alla liberazione avvenuta il 1 agosto.
Buona vita, Bonaria, che la Sardegna ti custodisca!
Il progetto continua: presto altri aggiornamenti
Sono previsti ulteriori rilasci, nell'ambito del progetto Aquila A-Life. Il ritorno dell'Aquila di Bonelli nei cieli sardi, ormai, è realtà.