L’Agenzia regionale Fo.Re.S.T.A.S. ha avviato, attraverso il proprio Servizio Territoriale di Sassari, i lavori per la rete escursionistica della Foresta Pietrificata, su finanziamento della Regione.
Il progetto
Definito ed approvato a seguito di conferenza di servizi nel 2022 comprende una rete di 16 sentieri che saranno inseriti nel catasto ufficiale della Rete Escursionistica della Sardegna, per un totale di quasi 80 km attraverso i diversi siti della Foresta Pietrificata (il principale è quello della Foresta Carrucana a Martis).
Ma saranno valorizzati anche i siti di 4 cascate e 2 grotte (una in area SIC - Su Coloru in comune di Bulzi) e numerose chiese oltre ai musei di Sedini e Perfugas. Lo stanziamento disponibile è di 300.000€ con capofila Chiaramonti e attuazione a cura di Forestas.
I comuni dell’Anglona coinvolti
Sono in tutto sei: Chiaramonti, Martis, Laerru, Perfugas, Sedini e Bulzi. Ovunque sono previsti: segnaletica orizzontale e verticale, ripulitura e aree di sosta.
I primi interventi
All’ interno del comune di Chiaramonti ricadono sei fra i tracciati previsti:
1. Chiaramonti-Funtanazza-Cascata di Chirralza (9.4 km di sviluppo lineare)
2. Chiaramonti–Murrone (5.7 km)
3. Chiaramonti (Chiesa del Carmelo)-Orria Maria Pitzinna–Santa Giusta (5.1 km)
4. Chiesa del Carmelo–Santa Giusta (5.7 km)
5. Chiesa del Carmelo–Martis Cascata di Triulintas (6.9 km, di cui 3.5 nel comune di Chiaramonti)
6. Chiaramonti–Martis foresta pietrificata Carrucana (5.3 km di cui 1.8 nel comune di Chiaramonti).
Restano da risolvere, per la direzione lavori di Forestas, alcune problematiche su attraversamenti in proprietà privata nei sentieri n.4 e n.5 - criticità che comunque potranno essere affrontate secondo le previsioni del Regolamento regionale per la Sentieristica, in stretto raccordo con i Comuni.
La Rete Escursionistica della Sardegna: oltre 2000 km di bellezza
Dal 2018 ad oggi la Sardegna ha fatto passi da gigante nella costruzione di una Rete di sentieri escursionistici, grazie alla Legge Regionale 16/2017 che ne ha affidato a Forestas lo sviluppo e la gestione, uniformando segnaletica e classificazioni dei tracciati, secondo gli standard nazionali del Club Alpino Italiano. Una recente revisione del regolamento regionale per la Rete Escursionistica ciclo-escursionistica ed Ippoviaria della Sardegna (RES), approvato con DGR 23/80 dalla Giunta Regionale nel giugno 2021, rafforza l’enfasi sulla fruizione in sicurezza, avviando l’accatastamento dei sentieri attraverso una serie di verifiche a cura di Forestas che porteranno al popolamento dei dati sui sentieri classificati, resi disponibili sul portale regionale SardegnaSentieri.it - in continua evoluzione nei contenuti online e con una nuova versione corredata da una app cartografica che sarà disponibile in più lingue a partire da aprile 2023.
La foresta carrucana: un bene di inestimabile valore
Un fenomeno raro e grandioso, sia nella forma sia nell'ampiezza, che ha interessato un'area enorme che oggi s'identifica con i territori di Perfugas, Bulzi, Laerru, Martis e persino qualche lembo di Chiaramonti e S.M.Coghinas. In pratica tutta l'area della bassa Anglona che nel Miocene era manifestamente occupata da un vasto bacino lacustre. L'origine di questi monumenti naturali a forma d'albero è legata a fenomeni di trasformazione consumatisi diversi milioni d'anni fa, e dal 1992 si porta avanti un progetto di parco destinato alla valorizzazione dei ''tronchi'' pietrificati dell'area di Carrucana.
Una foresta pietrificata è un giacimento fossilifero di grande interesse e rarità, un caso di conservazione completa nel sito dove gli alberi sono cresciuti. Foreste fossili sono state rinvenute in diverse aree del pianeta, tra sedimenti di varia età geologica. In Sardegna è famosa anche la foresta pietrificata di Zuri-Soddì (nota anche come foresta fantasma) di età miocenica, con tronchi seppelliti da depositi vulcanoclastici pomicei, e la Foresta Pietrificata dell'Anglona, bacino paleobotanico di circa 100 km². Tra i trenta e i quindici milioni di anni fa la foresta fu sommersa dalle acque di un lago; la silice presente nei substrati di origine vulcanica del terreno, liberata dall'acqua, provocò la trasformazione dei tronchi in fossili.