L'opera di Enea Beccu, ex direttore del Corpo forestale della Regione e dottore in Agraria e in Scienze forestali, è sicuramente un punto di riferimento imprescindibile per chiunque voglia approfondire le proprie conoscenze sul patrimonio boschivo sardo.
Il libro, suddiviso in tre parti, analizza l'evoluzione dell'utilizzo delle foreste dell'isola, nel XVIII e XIX secolo.
In particolare nella prima parte vengono analizzate le condizioni politico-sociali che caratterizzarono lo sfruttamento del nostro patrimonio boschivo prima in età spagnola e, in maniera assai più particolareggiata, con l'avvento del Regno Sabaudo nell'isola.
Nella seconda parte l'attenzione è puntata sulle vicende della prima metà del XIX secolo, caratterizzato dal processo di modernizzazione e industrializzazione dell'isola, che si è accompagnato a numerosi tagli boschivi.
Nell'ultima parte si parla della seconda metà del XIX secolo. Di particolare interesse l'analisi delle origini del problema incendi che, come spiegato dalle parole dell'autore, ha origini complesse.
Punto di forza del libro di Beccu è la ricca mole di documenti presi in esame, che danno al suo lavoro il valore di opera storica. Gli atti, le leggi, le testimonianze di scrittori, di lavoratori o di semplci testimoni, tutti riprodotti fedelmente con gli errori ortografici, la punteggiatura e le particolarità sintattiche e linguistiche dei testi originali, rendono il testo ancor più vivo e godibile.
Pubblicato nel 2000, il volume conta 432 pagine con 85 illustrazioni, formato 21x28,5.
Versione digitale integrale del libro
Copertina [file. pdf - 73 Kb]
Parte prima [file. pdf - 6,9 Mb]
Parte seconda [file. pdf - 12,7 Mb]
Parte terza [file. pdf - 18,7 Mb]