Tre chilometri a piedi con il cucciolo in braccio: due escursionisti salvano un muflone
Aveva suscitato l'attenzione e l'affetto di migliaia di lettori, la notizia diffusa in questi giorni da una testata giornalistica locale, sul salvataggio di un giovane Muflone in Supramonte, vicino a Gorroppu, poi consegnato al personale di Forestas presso la valle di Oddoene e quindi ricoverato nel Centro Fauna Selvatica Fo.Re.S.T.A.S. a Bonassai.
La storia era iniziata bene, dunque, con il bel gesto di due escursionisti che, durante un'escursione sabato scorso, si erano accorti di un lamento provenire da una piccola cavità alle pendici del monte Oddeu.
Con grande stupore, visto che si trattava di un cucciolo di muflone visibilmente sofferente (apparentemente per una caduta - non recente - che lo aveva costretto in fin di vita) lo avevano trasportato in braccio per circa tre chilometri, conducendolo nell'unico posto sicuro, assicurandolo alle cure dell'Agenzia Forestas.
La storia, purtroppo, non ha un lieto fine
Nonostante l'orario del ricovero, il veterinario dell'Agenzia si era subito messo a lavoro: si trattava di un esemplare di Muflone di circa 2 anni arrivato in pessime condizioni generali (marcata denutrizione, disidratazione,anemia, ipotrofia muscolare).
Sottoposto a terapia di mantenimento (fluidoterapia e antibiotico terapia) è purtroppo deceduto poche ore dopo il ricovero.
Sono in corso esami per stabilire la causa del decesso, poichè in questi casi è necessario escludere fattori che potrebbero richiedere interventi sanitari nell'area interessata.
Tutto sotto controllo, dunque, mentre dell'episodio resterà alla cronaca il grande amore per la natura mostrato dai bravi escursionisti e dal personale della nostra Agenzia. Il Muflone, nonostante tutto, non ce l'ha fatta.
Cosa fare in questi casi
Il comportamento messo in atto dagli escursionisti è stato quello giusto: non potendo contattare i soccorsi direttamente in loco, forse per la mancanza di segnale, hanno fatto il possibile per condurre l'animale verso il più vicino punto di arrivo del personale regionale. Sono le stazioni del Corpo Forestale e/o direttamente l'Agenzia Forestas, attraverso i Centro fauna Selvatica regionali (CARFS) i soggetti cui rivolgersi in questi casi.