Itinerari turistici: le cascate di Monte Ferru

27 Aprile 2010
Monte Ferru Parete Santu Lussurgiu

Il Monte Ferru, noto anche come "Montiferru", è il più vasto complesso di origine vulcanica della Sardegna, si trova nel quadrante centro-occidentale dell’isola e sovrasta il golfo di Oristano ed il boscoso altopiano di Abbasanta.
Nonostante il forte degrado dovuto agli incendi e ai disboscamenti alcune zone conservano una copertura varia ed interessante, alternando
vaste leccete ed estese coperture di corbezzoli lungo alcuni versanti, ad
erica arborea, pruni, biancospini, rose selvatiche, cisti e basse macchie di ginestre e, verso le cime, garìghe con timo, elicriso, erba barona. La montagna conserva alcune aree floreali che possono dare un’idea di come sia stata la foresta, prima dell’avvenuta distruzione. Una di queste è un lembo con vecchi lecci, olmi e castagni secolari. presso il piccolo centro turistico di SanLeonardo Siete Fuentes. In questa località sgorgavano numerose sorgenti di ottima acqua oligominerale, attualmente captate per l’imbottigliamento e commercio.
Il vasto ambiente del Montiferru conserva ancora numerose specie di
fauna selvatica: l’onnipresente cinghiale, il più raro gatto selvatico, la volpe, la martora, la donnola, la lepre ed altri roditori. Nella foresta di Pabarile è stato reintrodotto con successo il muflone e si sta tentando di fare ambientare una coppia di avvoltoi grifoni.
Le manifestazioni vulcaniche hanno dato origine ad un paesaggio contrastato, con forme aspre alternate ed estesi altipiani. La cima più elevata è data dal Monte Urtigu che supera i mille metri di altezza. Scendendo verso sud troviamo il monte Entu, il monte Pertusu, il monte Armiddosu e la Punta Mandronisca. Da queste cime si gode di uno splendido panorama che spazia fino al mare, oltre le distese di roccia e le impervie valli ricoperte di folti boschi e percorsi da torrenti impetuosi. Alcune di queste valli celano interessanti fenomeni idrografici. Nella valle di Riu S’Abba Lughida si trova la cascata di S’Istrampu ‘e Massabari, mentre nella valle di Riu Sos Molinos, che prende nome dai numerosi mulini e gualchiere unavolta in esercizio, vicina a Santu Lussurgiu si trova la bella cascata di S’Istrampu de Sos Molinos.

Vediamo nello specifico come raggiungere queste magnifiche cascate:
MONTE FERRU DI SANTU LUSSURGIU
CASCATA DI S’ISTRAMPU DE SOS MOLINOS
Accesso: da Cagliari ci si immette nella SS 131 per Oristano. Si prosegue poi fino al bivio per Bauladu-Milis-Bonarcado-Santu Lussurgiu. Questa strada corre lungo il versante est del massiccio del Montiferru, con diversi tornanti che salgono a Santu Lussurgiu, a m. 543 slm. Ad un km. circa dal paese, poco prima dell’ultima curva a gomito verso destra, nel lato destro della carreggiata, si trova una piazzola dove parcheggiare la vettura.
Altezza della cascata: a monte m. 443 slm; a valle m. 413 slm - sono trenta metri, distribuiti in cinque salti, dei quali l’ultimo è di circa 15 metri.
Descrizione: dalla piazzola sulla destra della strada, posta come belvedere sopra un roccione dominante la valle del rio Sos Molinos, inizia un sentiero che, per un tratto, corre parallelo alla strada statale e s’inoltra in discesa e direzione nord-ovest, in un rigoglioso bosco di querce. L’ampiezza delle loro chiome ombreggia il percorso, ma lascia spazio a brevi radure erbose punteggiate da numerose varietà di fiori, tra i quali margherite, ciclamini, astri, crocus primaverile, santoline, alcune specie di orchidee. Il sentiero si rivela essere una vecchia mulattiera, a tratti pavimentata con lastre di pietra e sostenuta da muretti a secco.

MONTIFERRU DI CUGLIERI
CASCATA A MARE DI CAPO NIEDDU
Accesso: da Cagliari, SS 131 per Oristano, quindi SS 292 per S.Caterina di Pittinuri che si supera in direzione di Cuglieri. Al krn. 100,500 si trova un bivio a sinistra la cui strada, asfaltata per un buon tratto, attraversa la bonifica di Sessa e va verso il mare. Dopo circa 800 metri svolta a destra e prosegue parallela alla costa verso nord, fino ad una vallecola. Qui si svolta ancora a destra e la piazzola a sinistra fungerà da parcheggio.
Dislivello: altezza al bordo della cascata m.40 slm, quindi 40 m.
Descrizione: superato il cancello, si prosegue sulla sterrata che porta ad una solitaria casetta rurale, 500 metri più avanti. Si continua camminando verso destra rispetto alla bassa macchia composta da lentisco, ginestre spinose, smilace
strappabrache ed altre essenze. Si prosegue in direzione nord, avvicinandosi al bordo della falesia, alta sul mare. Da questo luogo si può agevolmente osservare lo spettacolo delle acque che precipitano in mare, in un vasto anfiteatro, scavato nell’alta costa, la cui spettacolarità
è data dalla scenografia dei vari strati di roccia che si sovrappongono. Poiché in questo tratto di costa il vento proveniente da nordovest, il Maestrale, soffia impetuoso, le acque convogliate nel salto vengono sollevate e spinte indietro dalla forza del vento: si assiste allo spettacolo di una cascata che si apre a ventaglio e s’illumina dei colori dell’arcobaleno.

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Sezione libri - Cascate e gole in Sardegna [.pdf]

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