Dopo un periodo di cura all'interno del Centro recupero fauna di Bonassai è stato rimesso in libertà un esemplare di grifone (Gyps fulvus). L'evento ha avuto luogo nella mattinata di martedì 20 novembre a Bosa, presso il carnaio, nella strada che porta a Montresta.
Rivenuto circa un mese e mezzo fa in una stato di crisi ipoglicemica dovuta a una marcata denutrizione, il giovanissimo esemplare (uno juvenilis, dunque nato nel corso di quest'anno) è stato accolto nelle strutture di Bonassai attrezzate da ormai vent'anni al recupero della fauna selvatica. Il Centro è dotato infatti di strutture per la degenza degli animali feriti con box di ricovero dedicati alle singole specie. Ogni anno vengono recapitati più di sessanta specie differenti d’animali selvatici, con una media annua di cinquecento ricoveri.
L'attività di recupero e reintroduzione del grifone è un tipo di intervento fondamentale che ha contribuito in modo significativo a ridurre la mortalità della piccola popolazione sarda di Gyps fulvus, che è anche l'unica autoctona in tutta Italia. Un esempio si è avuto nel 2005, quando furono curati e liberati 4 esemplari, di cui tre adulti e un subadulto. Attualmente sono state censite nella popolazione di Bosa 27 coppie di cui 20 nidificanti per un totale di 10 pullus nati vivi.
Rispetto al passato questa liberazione presenta elementi di novità. Attraverso un esame genetico è stato infatti stabilito il sesso dell'esemplare. Non c’è infatti dimorfismo tra i due sessi: la femmina e il maschio sono cioè praticamente uguali. Le analisi hanno rilevato che il giovane esemplare è di sesso femminile. Un fattore importante dal punto di vista della riproduzione della specie.
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Video dell'Avvoltoio grifone