Il Muflone è sicuramente tra gli animali più rappresentativi dell’Isola, perlomeno per gli ambienti montani.
L’ipotesi più accreditata circa la sua presenza in Sardegna e Corsica è quella secondo cui il muflone deriverebbe dal rinselvatichimento di un ovino domestico introdotto dall’uomo in epoca neolitica (Poplin, 1979).
Fu poi introdotto, molti secoli dopo, nell’Italia continentale e in Europa, in cui peraltro si è ben acclimatato, dalla seconda metà dell’800.
Procede con successo la reintroduzione dei mufloni sul Monte Limbara
A tre anni dalla reintroduzione dei mufloni sul Limbara, operata nel maggio 2016, l’ultimo censimento con osservazione da punti di vantaggio risale al periodo 27-30 maggio 2019 e ci rivela una situazione decisamente confortante:
il numero degli esemplari infatti è in incremento. Dai 9 esemplari osservati con la stessa metodica nel Maggio del 2017, passiamo agli attuali 23 esemplari, come indicato in tabella.
Considerazioni sui dati
Il dato conferma la crescita della popolazione che, in base ai dati bibliografici, non dovrebbe essere inferiore ai 64 esemplari.
I mufloni si sono divisi in due greggi principali, dei quali uno osservato sulle cime della montagna. Le condizioni di salute rilevate dai veterinari Forestas appaiono ottime, con buono stato di nutrizione e il mantello lucido, essendo stata completata la muta estiva. Tutti gli esemplari esibiscono motilità energica con un comportamento tipico di questo mammifero arrampicatore, confermando l’idoneità dell’habitat e manifestando un ottimo adattamento. Per la prima volta sono stati osservati anche gli agnellini di Muflone (4 femmine e 1 maschio) i primi mufloni nativi del Limbara.
Osservabilità di questi animali: le misure scientifiche della diffusione della specie durante i censimenti
Proseguono anche gli studi sulla osservabilità di questi animali, per mettere in relazione e conoscere meglio il rapporto fra gli animali presenti e quelli osservati durante il censimento.
L'osservabilità dei mufloni nel territorio censito si attesta su un esemplare ogni tre presenti, considerando il totale osservato nella sessione col massimo delle osservazioni, integrata con gli individui di classi d'età ben distinte, sommate agli individui distinti per ciascuna area geografica interessata.
Considerando solo la singola sessione con il maggior numero di osservazioni (13 esemplari) l'osservabilità risulta invece di 1 muflone osservato ogni 5 presenti.
Nel frattempo cominciamo a goderci lo spettacolo del Monte Limbara che si ripopolano...
La buona notizia
Evidenziamo che una popolazione di mufloni di 60 individui potrebbe già essere considerata sulla soglia della “minima popolazione vitale” - dotata cioè di una consistenza tale da ridurre il rischio di estinzione. Per maggiore sicurezza, da questo punto di vista è bene attendere comunque il raggiungimento dei 200 esemplari: auguriamoci di poter festeggiare questo importante obiettivo entro il prossimo quinquennio.
(report a cura di Roberto Serra)