Lu Sfussatu

Perimetro forestale di notevole bellezza paesaggistica e naturalistica in particolare per la presenza di sugherete di alto pregio per il sughero gentile di ottima qualità (prima ed extra).

Il cantiere di "Lu Sfussatu" è composto da cinque diversi corpi forestali presenti all'interno del territorio di Luogosanto: La Cilata-Litarru e Lu Sfossatu nell'agro di Luogosanto e "Vittedda-Lu Mazzolu" nell'agro di Luras.
Il corpo forestale più importante è senz'altro "Lu Sfossatu" sia per le sue caratteristiche ambientali che, soprattutto per la posizione centrale rispetto agli altri corpi forestali.
La proprietà dei terreni ricadenti all’interno del perimetro è esclusivamente di natura privata.
Le prime acquisizioni da parte dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Tempio Pausania sono avvenute, ai sensi dell’art. 39 del RDL 30/12/23 n° 3267, nel 1975 per le proprietà del territorio del comune di Luogosanto e, nel successivo 1976, per quelle in comune di Luras.
Nel 1983 il cantiere è stato percorso da un incendio di notevoli proporzioni che ha interessato circa 380 ettari, pari all'80% della superficie totale, vanificando gran parte delle opere di rimboschimento e ricostituzione fino allora eseguite.
Dal 1984 al 1986 sono stati eseguiti i lavori di ricostituzione boschiva e dal 1985 al 1989 anche rimboschimenti. Per questi ultimi si è prevalentemente utilizzato postime di Pino marittimo, Pino domestico, Leccio, Sughera, Cedro dell’Atlante e Frassino per la costituzione di popolamenti misti di latifoglie o di latifoglie e conifere in consociazione.
Un secondo incendio ha interessato il cantiere nel 1998 percorrendo 140 ha di superficie boscata: rimboschimenti di conifere, leccio e sughera.
Su tali superfici sono stati eseguiti interventi di ricostituzione boschiva.

Inquadramento geografico:
Provincia: Olbia-Tempio Comuni: Luogosanto, Luras. Superficie: 484 ha
Aspetti vegetazionali:
1° corpo: Litarru - Gran parte di questo corpo del cantiere è caratterizzato dalla presenza di diffusa rocciosità affiorante. Nelle giaciture più elevate e in quelle a forte pendenza – stimabile in 90 ettari circa – la copertura vegetale è quasi esclusivamente di tipo arbustivo, in formazione di macchia bassa a cisto, erica e fillirea, talora con sporadica presenza di elementi di leccio e corbezzolo. In quest’area, su circa 40 ettari, è stato realizzato un impianto di bosco misto di latifoglie e conifere (Pino marittimo in prevalenza, leccio, cedro e qualche sughera). - Una struttura biplana con piano arbustivo a macchia alta di leccio, fillirea, corbezzolo, erica e alaterno e piano arboreo rappresentato da sughera, in parte ricostituita, con copertura complessiva maggiore del 60%, caratterizza una superficie di circa 40 ettari. - Formazioni a macchia bassa (cisto, lonicera, erica, fillirea e teline), la cui continuità è interrotta da rocce affioranti e da piccoli gruppi arborei di sughera danneggiati dall’incendio del 1983, si riscontrano su circa 10 ettari del corpo in questione. 2° corpo: Lu Sfussatu - La maggior parte del corpo aziendale, 90 ettari circa, è caratterizzata da un’alternanza di bosco ceduo di leccio a densità colma e macchia alta a leccio, fillirea, erica e corbezzolo; in una più ristretta area, di ca 15 ettari, un piano arboreo di sughera sovrasta la macchia sopra descritta. - Su circa 30 ettari di macchia bassa (cisto, erica, corbezzolo, fillirea e teline), costituente il piano arbustivo residuo di una più complessa formazione vegetale preesistente all’incendio del 1983, si è intervenuti, a partire dagli anni ‘86/’87, con rimboschimenti misti di conifere e latifoglie (pino marittimo, pino domestico, leccio, sughera, cedro e frassino). - Una leggera ricostituzione sulle sughere sopravvissute all’incendio è stata effettuata su altri 30 ettari. - Nell’area più degradata di questo corpo si riscontrano, per circa 4 ettari, formazioni di macchia bassa, a copertura discontinua su roccia affiorante, ricca di cisto e talora accompagnata da sporadici elementi arborei di leccio 3° corpo: Vittedda – Lu Mazzolu - Su ca 70 ettari di superficie, individuabile su due distinte porzioni del corpo, si riscontrano formazioni a struttura biplana con piano arbustivo costituito da macchia alta a leccio, fillirea, corbezzolo, erica, alaterno e piano arboreo di sughera, con copertura superiore al 70%. Entro tali superfici, su vecchie chiarìe di 2-3 ettari, sono presenti popolamenti artificiali misti di latifoglie (leccio e sughera) e conifere (pino marittimo e cedro) con una percentuale di mescolanza a favore delle latifoglie (60% di leccio). Impianti misti di conifere (50% di pino marittimo) e di latifoglie (leccio e sughera), con fascia frangivento costituita da cipresso piramidale, si riscontrano su altri 9 ettari circa dello stesso corpo. - Il 20% circa di questo corpo presenta una copertura a bassa macchia con prevalenza di cisto, spesso interrotta da rocciosità affiorante e da gruppi di vecchie sughere scampate all’incendio del 1983 o ricostituite. La restante superficie può essere suddivisa nelle seguenti tipologie fisionomiche: 15% di pascolo erboso; 35% di bosco adulto di sughera con copertura a gruppi e piano dominato a bassa macchia (cisto, erica e teline); 50% macchia a cisto.
Come si raggiunge:
Per raggiungere "Lu Sfussatu" bisogna percorrere la S.S. 133 Tempio-Palau. L'entrata d'accesso al cantiere si trova al km 17,70 partendo da Tempio verso Palau, ove ha sede l'Ufficio Forestale.
Condividi:
Scheda
Tipologia:
Servizio di appartenenza:
Complesso forestale di afferenza:

Potrebbe interessarti anche:

  • Di proprietà del comune di Illorai e in concessione all’EFS dal 1991. Questo complesso ha una forte valenza naturalistica e ambientale per la presenza di lembi di foresta...
  • Posizionata sul versante centro occidentale della Sardegna, l’ Unità Gestionale di Base Modighina ricade su un territorio collinare a scisti e metamorfiti. Interessa superficie...
  • II clima della zona è quello tipicamente mediterraneo, caratterizzato da inverno mite e piovoso ed estate calda e siccitosa con moderate escursioni termiche.
  • La Foresta Demaniale Porto Conte " Le Prigionette " si estende nei territori comunali di Sassari e di Alghero e ha una grande importanza naturalistico e ambientale per la presenza...
  • Importante meta turistica, è attrezzata con accoglienti infrastrutture ricettive e comodi sentieri che la percorrono in tutta la sua estensione; all'interno del complesso è...
  • Un'isola chiamata Herculis Insulae nell'età romana, Asenara nel basso medioevo e Sinnara o Sinuaria è il nome che compare nelle carte rinascimentali. Un isolamento durato oltre un...
  • Il complesso forestale di Crastazza-Tepilora ricade a pieno titolo all'interno del Parco Naturale Regionale dell'Oasi di Tepilora finalizzato alla conservazione e tutela delle...
  • La foresta di Monte Nieddu è un’area ricchissima di boschi di lecci, tassi, sughere, corbezzoli, lentischi, e di una fitta macchia mediterranea. L’area è importante sia sotto l’...
  • La Foresta Demaniale Monte Pisanu è un possedimento demaniale dal 1886. Al suo interno si possono ammirare tassi plurisecolari, rari endemismi, boschi di roverella e formazioni...
  • Storia del cantiere Il cantiere forestale di monte Ferru fu istituito nel 1992 dall’ Azienda Foreste Demaniali di Nuoro su una superficie complessiva di 1954 ettari, interamente...
  • Il Cantiere Forestale di Croccorigas è stato istituito nel 1993 su una superficie di circa 297 ha, con l’acquisizione dei terreni ex ETFAS. L’esproprio delle terre era finalizzata...