Allai

Veduta del Monte Grighine innevato

Si tratta di un corpo unico, in concessione trentennale da parte del Comune di Allai, che si estende sulla fascia collinare sovrastante il centro abitato, ad una altitudine media di circa 350 metri, con culmine altitudinale a Punta Grighine (Cuccuru Mannu), a 673 m s.l.m.

Aspetti climatici:
Il clima è quello tipico delle zone centrali dell’isola, con estati lunghe e siccitose ed inverni miti e piovosi. Il regime pluviometrico, con precipitazioni medie attestantesi attorno ai 720 mm/anno, distribuite in un arco temporale di 72 giorni piovosi, è di tipo IAPE. Tenendo nel debito conto anche gli altri fattori climatici, il gradiente altimetrico, la presenza dell’invaso dell’Omodeo e la vicinanza del mare, che esercita indubbia azione termoregolatrice, si può asserire che l’area in cui ricade la UGB di Allai è ricompresa nel tipo termico definito quale clima Temperato-caldo.
Aspetti fitoclimatici:
La verifica di tutti i parametri termo-pluviometrici consente di asserire che dal punto di vista fitoclimatico l’area in oggetto rientra nel Lauretum sottozona calda (II tipo a siccità estiva) e che la stessa appartiene all’Orizzonte delle foreste miste di sclerofille sempreverdi termo xerofile con sovrapposizione, nelle are più elevate, verso l’Orizzonte mesofilo della foresta di leccio con potente ingressione della Quercus suber.
Aspetti geopedologici:
Dal punto di vista geo-lito-pedologico è indubbio che la storia e gli eventi geomorfologici del Massiccio del Grighine, vera e propria isola fossile nella paleogeografia della Sardegna del Terziario, circondata da depositi marini e vulcaniti risalenti al Miocene, occupano una posizione di primo piano nel panorama e nella evoluzione strutturale dell’Oristanese poiché in esso è ancora possibile riscontrare testimonianze di attività geologiche Mesozoiche o, addirittura, eventi ascrivibili al Paleozoico. Il potente basamento infrastrutturale dell’intera area su cui ricade il cantiere forestale di Allai è costituito da rocce metamorfiche e granitoidi quali gneiss, filladi varie e micascisti. Presenti sono pure vulcaniti e sedimenti Oligomiocenici, con prevalenza di ignimbriti, tufi e tufiti tra le più disparate, nonché arenarie quarzose e quarzoso-feldspatiche, oltre alla presenza di conglomerati paleogenici.
Aspetti vegetazionali:
L’ articolazione geomorfologica e le pressoché omogenee condizioni climatiche hanno influenzato in maniera sensibile la vegetazione reale e potenziale. Essa è caratterizzato dalla presenza, seppur limitata, della serie del leccio con la fillirea angustifolia, ovvero la Serie sarda termo-mesomediterranea del leccio (Prasio majoris – Quercetum ilicis quercetosum ilicis e phillyreetosum angustifoliae), formazione edaficamente ubiquitaria che vegeta indifferentemente sia sui calcari mesozoici e miocenici che sui granitoidi, rioliti, daciti, basalti, andesiti, marne e arenarie. A prevalere è il leccio, ma con certa presenza di Juniperus oxycedrus ed Olea europaea var. sylvestris, nonché di elementi tipici della Macchia quali lentisco, mirto, l’erica arborea ed il corbezzolo. Parte del territorio è interessato da impianti artificiali misti a conifere (Pino marittimo, Pino d’Aleppo e Pino insigne) e latifoglie (Leccio, Sughera ed Eucalipto).
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Complesso forestale di afferenza:

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